Sinner senza peli sulla lingua: “Non è normale” | Confessione totale in conferenza
Dopo la schiacciante dimostrazione di forza alle Finals, il numero 1 del tennis mondiale non si nasconde più: spunta la rivelazione inattesa.
Così si gioca solo in Paradiso. Chissà se Jannik Sinner sa che l’espressione più calzante per descrivere il livello raggiunto dal suo tennis è in realtà vecchia di qualche anno e ha origini calcistiche.
Con questi termini, infatti, si espresse l’allenatore del Bologna Fulvio Bernardini dopo il clamoroso 7-1 rifilato al Modena nel 1962, quando l’epopea dello squadrone di Haller e Bulgarelli, Pascutti e Nielsen era in pieno svolgimento. Oltre 60 anni più tardi, però, lo slogan torna d’attualità per commentare il ciclone abbattutosi sulle ATP Finals.
Arrivato a Torino da favorito d’obbligo, il numero 1 del mondo ha letteralmente annichilito la concorrenza, aggiornando il libro dei record. Terzo atleta capace di vincere nello stesso anno i due Slam sul veloce e le Finals, dopo Federer e Djokovic, e primo dopo Ivan Lendl, anno 1986, a portare a casa il “torneo dei campioni” senza neppure perdere un set.
Quest’ultimo dato si presta a interpretazioni differenti. Perché se da un lato impressiona che Jannik sia riuscito a fare meglio addirittura dei Big Three, dall’altro va detto come la concorrenza, almeno allo stato attuale, sembra notevolmente inferiore rispetto a quell’epoca d’oro forse irripetibile per il tennis mondiale.
Tennis “spaziale”: Sinner allo scoperto sul suo magic moment
Imporsi in questo modo nel torneo che riunisce i più forti tennisti del mondo, e dell’anno, è comunque la riprova di come la superiorità di Sinner vada ben oltre i numeri del ranking ATP. Fritz in due occasioni, De Minaur, Medvedev e Ruud sono stati letteralmente spazzati via grazie a un tennis “totale” e solo lo statunitense è sembrato riuscire a tenere testa al campione di Sesto Pusteria.
Più ancora rispetto alla completezza del bagaglio tecnico raggiunta da Jannik o ai feroci progressi nel servizio, divenuti prodigiosi nella finale, a incantare i tifosi e gli sportivi di tutto il mondo è soprattutto la naturalezza attraverso la quale Sinner sa aggiudicarsi i punti decisivi nei momenti più caldi della partita. Una qualità della quale lo stesso altoatesino ha accettato di parlare liberamente.
Super Sinner, svelato il segreto del suo anno magico
Durante la conferenza stampa che ha seguito la semifinale dominata contro Ruud Jannik ha ammesso di essere arrivato alle Finals in un ottimo stato psicofisico e di avere raggiunto un livello di risultati e di gioco… non normale: “Quanto sono riuscito a fare quest’anno non è assolutamente normale. Il livello di gioco raggiunto qui è stato molto alto. Sono sorpreso anche io, perché ogni piccola cosa può fare la differenza e tutto è andato bene”.
Difficile però a questi livelli parlare di casualità. Al fianco di Sinner e del suo carattere meticoloso da lavoratore umile e instancabile c’è infatti una squadra che lo supporta ogni giorno e lo aiuta nel compiere le scelte più giuste, anche a livello di preparazione e di calendario. Per questo, in attesa di chiudere il 2024 con la Coppa Davis, già si pensa al futuro…: “Durante la stagione abbiamo fatto certe scelte per essere freschi a questo punto. Il prossimo anno non so cosa succederà, devo vedere cosa giocherò prima dell’Australian Open”. Le meritate vacanze in arrivo sono già state bypassate. Inimitabile Jannik.