Doping Sinner: “Tutti sanno, a parte qualche imbecille” | Dalla difesa… all’attacco: sfogo durissimo
Jannik è lo sportivo del momento a livello mondiale: quell’ombra inquietante è spazzata via da uno sfogo inaspettato.
Quando il cielo è terso che più terso non si può, anche la comparsa di una piccola nube può comportare tensione e inquietudini. Perché la perfezione non sarà di questo mondo, ma il 2024 di Jannik Sinner l’ha sfiorata per davvero.
Due Slam, altri cinque titoli tra 500 e 1000 e la prima posizione del ranking ATP raggiunta il 10 giugno, data d’inizio ufficiale di quello che, più che un dominio, sembra potersi trasformare in una vera e propria dittatura. Fresco di riconoscimento per il primato in classifica a fine anno solare, l’altoatesino non vuole porsi limiti.
Gli obiettivi del 2025 sono chiari. Dal miglioramento dei piccoli fondamentali nei quali la Volpe Rossa può ancora crescere, dal servizio alle smorzate fino al gioco di volo, passeranno infatti le speranze di diventare l’uomo da battere anche sulla terra e non solo sul veloce. Il tutto senza dimenticare il conto aperto con Wimbledon.
Nell’ultima edizione, infatti, Sinner è stato costretto ad affrontare i Championships in uno stato psicofisico più che precario. Colpa di quella nube di cui sopra, della quale lo scorso luglio era a conoscenza solo Jannik e il suo entourage e che sarebbe divenuta di dominio pubblico solo un paio di mesi più tardi.
Trionfi, popolarità e un’ombra: l’indimenticabile 2024 di Jannik Sinner
Il riferimento è all’ormai famigerato ‘caso Clostebol’, ancora piuttosto lontano dalla soluzione. L’esito del ricorso della Wada all’assoluzione per la positività riscontrata a marzo a Indian Wells è atteso per le prime settimane del 2025, ma lo stesso Sinner ha ammesso che il malore accusato a Wimbledon durante il match contro Medvedev è stato dovuto proprio alla tensione accumulata.
La divulgazione della notizia ha paradossalmente aiutato Jannik a conviverci in attesa che venga posta finalmente la parola fine a questo incubo. Altri importanti successi sono arrivati e la popolarità e la stima di cui gode Sinner sono ormai sterminate. I quotidiani bagni di folla alle Finals lo confermano, al pari dell’accorata e decisa difesa arrivata dai piani altissimi dello sport italiano.
Sinner, la difesa arriva… dall’alto: parole durissime verso i detrattori
Nel corso di una lunga intervista concessa ad Ap il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, non ha infatti usato giri di parole nell’esprimere la propria fiducia assoluta nella buona fede del fuoriclasse di Sesto Pusteria: “A parte qualche imbecille, la gente in tutto il mondo capisce cosa è successo”. Binaghi non ha fatto nomi, accumunando sotto il duro epiteto tutti coloro che, in realtà pochi, stanno provando a gettare ombre sulla condotta di Jannik.
Chissà che tra i “colpevoli” evocati non ci sia anche Nick Kyrgios, il più duro tra i colleghi nello scagliarsi apertamente contro l’azzurro. “Non importa che tipo di decisione venga presa, non c’è dubbio che Sinner sia uno degli atleti più puliti e onesti nello sport mondiale” ha aggiunto Binaghi, che ha poi snocciolato i dati sui presenti a Torino, sottolineando il boom di spettatori italiani rispetto al 2023. La Jannik-mania è ormai nei fatti…