L’ha messo fuori squadra: no, è un malato immaginario | Tifosi e media spiazzati: il giallo (rosso) del fastidietto che è stato l’epilogo di Juric
Ripicche, scontri e incomprensioni: la ricostruzione delle ultime ore romaniste del tecnico croato si arricchisce di un aneddoto su Dybala.
Ivan Juric non è più l’allenatore della Roma dal pomeriggio di domenica 10 novembre. Almeno ufficialmente. Come accade in tutte le separazioni annunciate, infatti, i momenti successivi al distacco si sono immediatamente arricchiti di retroscena e “riportini”, per dirla alla Luciano Spalletti.
Aneddoti e racconti che si candidano singolarmente a diventare le cause effettive della rottura, ma che nella sostanza sono destinate a diventare tali se viste tutte insieme, a formare una sorta di mosaico in grado di rendere più chiaro quale fosse realmente il clima in seno allo spogliatoio.
L’allenatore croato non si è congedato in modo ufficiale dall’ambiente giallorosso, almeno a quanto trapela. Né con i dirigenti, né con i giocatori. Quale fosse davvero il rapporto che l’ex tecnico del Torino aveva creato con il gruppo è diventato un interrogativo retorico dopo la notte di Firenze.
Gli scontri con i senatori della rosa avvenuti prima e dopo il 5-1 subito dai viola sono diventati immediatamente di dominio pubblico e, almeno in via ufficiale, non sono poi stati segnalati momenti di distensione o chiarimenti tra le parti. Semplicemente, si è andati avanti per inerzia, con le conseguenze del caso e un concetto chiaro a tutti.
Caos Roma, il retroscena sulle ultime ore di Juric in giallorosso
Che la missione di Juric fosse “a tempo” lo avevano capito tutti da tempo, fuori e dentro Trigoria, compreso lo stesso allenatore, che al netto delle ultime dichiarazioni circa la “fiducia percepita” dai dirigenti aveva scorto nella partita contro il Bologna più il match d’addio che un’effettiva ultima spiaggia. A tal riguardo indiscrezioni sono giunte riguardo alle due illustri assenze contro i rossoblù.
Affrontare quella che sarebbe dovuta essere la partita chiave per il proprio futuro senza due elementi come Lorenzo Pellegrini e Paulo Dybala, in assenza di infortuni conclamati, ha chiarito quanto la situazione fosse davvero compromessa. E se quella sul capitano è stata ufficialmente una scelta tecnica, attorno all’assenza della Joya si è aperto un vero e proprio giallo.
Il “giallo” di Trigoria: Dybal-Juric, scontro o incomprensione?
Il “fastidietto” al quale Juric ha fatto riferimento per giustificare la mancata convocazione dell’argentino per il match contro il Bologna nasconde infatti un retroscena, reso noto dal Corriere dello Sport. Dybala, in campo per uno spezzone di partita a Verona dopo essere uscito per infortunio contro il Torino, era rimasto in panchina per 90 minuti contro l’Union Sant-Gilloise. Contro la propria volontà: “Lo voglio al top contro il Bologna” le parole di Juric.
Paulo, secondo il Corriere, si aspettava di giocare in Belgio. Figurarsi la sorpresa per la mancata convocazione contro il Bologna. Un’incomprensione tra i due? O la volontà dell’allenatore, a poche ore da un addio sentito da tutti come imminente, di far valere la propria volontà, in capo a due mesi durante i quali con il gruppo non si è creata sintonia sul piano tecnico e umano? Un giallo(rosso) in piena regola. Chissà se l’ultimo di una prima parte di stagione che i tifosi non potranno dimenticare facilmente.