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De Laurentiis, capo d’accusa choc: ma non ha paura dei magistrati | “Vuole difendersi”

Aurelio De Laurentiis - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Aurelio De Laurentiis – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il Napoli è tornato a volare sul campo, ma un fulmine a ciel sereno turba l’ambiente: coinvolto il presidente, i tifosi trattengono il fiato.

Dieci, cento, mille De Laurentiis. Nei 20 anni di presidenza, traguardo tagliato lo scorso settembre, non senza un pizzico di emozione, il numero 1 del Napoli ha indossato varie “maschere”, strettamente legate all’andamento della squadra, ma non solo.

Anche il carisma e il curriculum dell’allenatore prescelto hanno orientato i comportamenti di ADL e soprattutto il suo interventismo nelle vicende della squadra. Nell’anno del Tricolore, non a caso, il Presidentissimo azzurro aveva accettato di mettersi in disparte, lasciando la scena a Luciano Spalletti.

Si trattava di un momento particolare, dal momento che la contestazione dei tifosi per le tante cessioni che precedettero l’anno del trionfo convinse De Laurentiis a fare un passo indietro dal punto di vista mediatico. Scelta felice, ma che non è stato possibile ripetere nella passata, disastrosa stagione quando, tra esoneri, ritiri e interventi pubblici, Aurelio è tornato ad incidere nella quotidianità del club.

Ora l’avvento di un altro tecnico “ingombrante” come Antonio Conte, e i risultati arrivati quasi fin da subito, hanno consigliato ADL a tornare nell’ombra. Poche uscite pubbliche e un ruolo più nell’”ombra”, almeno per quanto riguarda le vicende di campo. Ad interrompere lo status quo è stato un nuovo evento traumatico, non legato al campo.

Ansia Napoli, nuova indagine a carico di De Laurentiis: i dettagli

Proprio in contemporanea con la sconfitta contro l’Atalanta, che non ha comunque incrinato la fiducia dell’ambiente nel nuovo corso, il nome di De Laurentiis è stato nuovamente associato ad un’indagine penale dai contorni da definire. Uno scenario che ha costretto il presidente a uscire “dall’ombra” per affidarsi ad una nota dei propri legali.

La Procura di Roma ha inserito De Laurentiis tra gli indagati per falso in bilancio relativamente all’acquisto di Kostas Manolas, effettuato dal Napoli nell’estate 2019. Il difensore greco arrivò proprio dalla Roma per 36 milioni, il valore della clausola rescissoria. I magistrati di piazzale Clodio hanno voluto vederci chiaro in proposito, arrivando alla chiusura del filone di indagine, atto che, di prassi, precede la richiesta di rinvio a giudizio.

Kostas Manolas - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Kostas Manolas – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Bufera De Laurentiis, parla il legale: pronto il contrattacco

Intervistato da Radio CRC il legale di De Laurentiis, Fabio Fulgeri, si è fatto portavoce della rabbia del proprio assistito, pronto a recarsi dagli organi inquirenti per fare chiarezza: “Le contestazioni non vengono supportate dai documenti che dobbiamo acquisire. De Laurentiis è contrariato e convinto di aver operato nella piena osservanza della legge convinto di aver agito regolarmente. Il Presidente vuole difendersi e si presenterà davanti ai magistrati”.

L’affare Manolas era stato peraltro già citato nell’atto di conclusione delle indagini che i pm di Roma avevano notificato nel maggio scorso alla vecchia proprietà della Roma, quella guidata da James Pallotta. Quanto a De Laurentiis, la notizia arriva quando, dal punto di vista penale, non si è ancora concluso il “caso Osimhen”, ovvero le indagini sul trasferimento dell’attaccante nigeriano dal Lille al Napoli per 71 milioni che risale all’estate 2020. L’indagine sportiva si è invece chiusa con il proscioglimento del Napoli e del presidente, anche in quel caso accusato di evasione fiscale.