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Fonseca, bordata pazzesca: “Monza più difficile che a Madrid”

Paulo Fonseca - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Paulo Fonseca – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il trionfo in casa del Real può segnare la svolta della stagione del Milan, ma il tecnico va controcorrente: dura accusa al calcio italiano.

Il Milan riavvolge il nastro della propria stagione di un mese e mezzo. Il trionfo in casa del Real Madrid, oltre a entrare dritto nella galleria delle notti più belle dei rossoneri in Champions League, almeno relativamente agli ultimi tre lustri, regala infatti un curioso flashback che riporta alla notte del derby.

I primi 100 giorni della gestione Fonseca sono stati all’insegna della discontinuità, a livello di prestazioni e di risultati. La conseguenza è stata quella di trovarsi ben presto a rincorrere un po’ ovunque, tanto in Serie A, quanto in Champions League. Sconfitte inopinate (Parma), qualche ebollizione di troppo nello spogliatoio, ma non solo.

Il tecnico portoghese ha dato solo a tratti l’impressione di sapere come sfruttare il potenziale della rosa a disposizione. Prima di recarsi nella tana del Real di notti da vero Diavolo se n’era vista solo una, quella del 22 settembre, quando già sull’orlo del baratro il Milan trovò la forza di dare scacco matto all’Inter, spezzando al contempo la lunga serie di derby persi.

Prima ancora di analizzare le chiavi del successo rossonero gli addetti ai lavori si precipitarono a parlare di “svolta della stagione”. Non sarebbe stato così, perché tra vittorie non convincenti (Bruges, Udinese), inciampi (Fiorentina) e top players panchinati (Leao) Fonseca ha continuato a navigare a vista e i tifosi a farsi parecchie domande.

Dopo l’Inter il Real Madrid: è un Milan da “grandi notti”

Ora il sacco di Madrid fa tornare a parlare di svolta, ma anche se manca ancora il terzo indizio, si può già iniziare a parlare di “prova”. Dopo l’Inter, il Real. Il nuovo Milan tende ad accendersi solo contro avversari di primo piano, quando parte da sfavorito e, dettaglio non trascurabile, quando l’allenatore spariglia le carte sul piano tattico. Solo un caso?

Dopo l’all in all’insegna del 4-2-4 nel derby che ha mandato in tilt Inzaghi, dalla panchina rossonera ci si è inventati al Bernabeu una sorta di 4-5-1 che è stato sufficiente per mettere sabbia nei già malmessi ingranaggi dei campioni d’Europa, parsi irriconoscibili in campo quanto nella reattività del tecnico di porre correttivi alle mosse del rivale.

Alvaro Morata - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Alvaro Morata – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Fonseca, vittoria e provocazione: il suo paradosso spacca i social

Yunus Musah che fa scacco matto allo stuolo di aspiranti Palloni d’Oro, da Bellingham a Vinicius fino a Mbappé. Roba da non credere, ma è successo veramente e ora tutti a chiedersi se il Milan dovrà balbettare fino alla prossima sfida di cartello, in programma dopo la sosta contro la Juventus. Fonseca si augura ovviamente di no, ma ha fornito una chiave di lettura di tipo tattico rispondendo alle domande di Sky Sport al termine della partita contro il Real: “Fuori dall’Italia non capiscono quanto sia difficile giocare in Serie A. Il Monza gioca uomo su uomo e così farà il Cagliari. Giocare partite così è molto più difficile che affrontare il Real”.

Il titolo è quindi già pronto. Dopo “svolta Milan” anche “il Monza è peggio del Real”. Nesta magari sorriderà e manderà un messaggio al maestro Ancelotti, per provare a strappargli un sorriso. Le parole di Fonseca sono comunque chiare e riprendono il concetto di un calcio italiano ancora troppo ancorato alla tattica. Qualcosa sta cambiando, ma l’Europa resta di un altro pianeta come ritmi e intensità. Il Diavolo per una volta ha ritrovato la propria vecchia dimensione. Ma non si vive di soli big match…