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“È troppo oscuro e puzza”: bordata definitiva di Mou | “Non lo guarda nessuno”

José Mourinho Fenerbahce - Instagram josemourinho - Ilgiornaledellosport.net
José Mourinho Fenerbahce – Instagram josemourinho – Ilgiornaledellosport.net

Lo Special One non si smentisce neppure in Turchia, ma la nuova polemica divisiva rischia di lasciare il segno: carriera a rischio?

“Forse è arrivato il momento di chiedere scusa a José Mourinho”. Da giorni ormai nel sempre effervescente etere romano impazza questo tormentone nel commentare le tante difficoltà che sta incontrando la Roma in un inizio di stagione sportivamente drammatico. Si tratta solo di una provocazione?

La risposta è no, perché se non ci sono ovviamente i presupposti affinché lo Special One torni sulla panchina giallorossa, il rendimento avuto dalla Roma negli ultimi nove mesi, quelli successivi all’esonero del tecnico portoghese, non lascia spazio a dubbi. “Si stava meglio prima” sospira il popolo romanista, concetto che si presta a varie interpretazioni.

“Prima” quando c’era Mou e “prima” pure quando c’era De Rossi, disarcionato a settembre senza preavviso, proprio come accaduto all’illustre collega, dopo aver visto la propria media-punti crollare dalla primavera in avanti, vanificando un avvio che sembrava aver cancellato il fantasma del profeta di Setubal.

E invece, la storia si è ripetuta ancora una volta. Chi esonera Mourinho raccoglie solo tempesta. O se si preferisce, dove passa lo Special non cresce più l’erba. In senso buono, intendendo che quando una società decide di sollevare dall’incarico Mou i risultati iniziano a scarseggiare. Vuoi per la naturale fine di un ciclo (Chelsea, Inter), vuoi per errori strategico-aziendali (Manchester United, Roma).

È il solito Mourinho: anche in Turchia impazza il “rumore dei nemici”

Saranno magari semplici coincidenze, ma chissà cosa ne penseranno tifosi e dirigenti del Fenerbahçe. Mourinho è legato al club di Istanbul da un lungo e ricco contratto con scadenza nel 2026, ma i comportamenti “discutibili” si stanno ripetendo con una frequenza discretamente inquietante. Non che si tratti di una novità per il soggetto in questione, ma a preoccupare è l’escalation…

In appena tre mesi di vita sul Bosforo i “nemici” di cui Mou ha sentito il rumore sono stati variegati. Si è partiti con un grande classico, gli arbitri, bersaglio fin dai preliminari di Champions, e si è arrivati a giocatori e tifosi delle squadre avversarie. Il recentissimo “upgrade” rischia però di creare un cortocircuito di cui la società non può non tenere conto.

José Mourinho - Instagram josemourinho - Ilgiornaledellosport.net
José Mourinho – Instagram josemourinho – Ilgiornaledellosport.net

Mourinho shock: attacco frontale, il nuovo bersaglio è da non credere

Parlando dopo la rocambolesca vittoria per 3-2 sul Trabzonspor, maturata all’ultimo secondo di recupero, Mourinho ha infatti messo nel mirino l’intero sistema calcistico turco rendendosi autore di vere e proprie bordate a 360°. Dalla qualità del campionato fino ad accuse generiche e clamorose: “Il campionato turco all’estero non interessa a nessuno. Io stesso non lo guardavo mai prima di arrivare qui e non potevo immaginare che la dimensione fosse così grigia e oscura. C’è qualcosa di sgradevole”.

Parole come pietre, che prendono spunto sempre da presunti torti arbitrali, subiti anche nella partita vinta contro il Trabzonspor, gara al termine della quale Mourinho si è prodotto in uno show al contrario che ha imbarazzato la società: esultanze scomposte e liti con avversari in campo e in tribuna, finendo addirittura scortato dagli addetti alla sicurezza. Ma se queste non sono novità, le accuse nei confronti del sistema rischiano di lasciare il segno, anche perché il tecnico se l’è presa anche con lo stesso Fenerbahçe: “Se mi avessero spiegato prima la situazione non sarei venuto. Ora però ci sono, questo è il mio lavoro e darò il massimo”. Chissà fino a quando…