“Quando arriverà il momento”: Motta temporeggia, ma la clessidra parla chiaro, la deadline di gennaio si avvicina
C’è ancora aria di rivoluzione alla Continassa. Gli ultimi risultati hanno fugato i dubbi: decisione presa, i tifosi contano i giorni.
C’era una volta la Juventus inattaccabile nel proprio fortino. L’11 settembre 2011 il calcio italiano salutò l’inaugurazione dell’allora Juventus Stadium, l’impianto di proprietà dei bianconeri nato sulle ceneri dello storico Delle Alpi e destinato a segnare le fortune del club per i successivi nove anni.
La prima partita fu un rotondo successo sul Parma, lo stesso avversario che pochi giorni fa nel turno infrasettimanale è uscito indenne da casa Juve dopo essere andato molto più vicino a vincere piuttosto che a uscirci senza punti. Del resto in due lustri le situazioni possono cambiare radicalmente, nel calcio come nella vita.
La Juve di Conte e la prima di Allegri quasi non lasciavano speranze a chi andava a farle visita. Questione di caratura tecnica, esperienza e personalità, virtù che la nuova creatura di Thiago Motta non possiede ancora in dosi sufficienti per scoraggiare i visitatori. Del resto già le gestioni di Sarri e Pirlo, oltre all’Allegri-bis, avevano visto attenuarsi l’”effetto Stadium”.
A Thiago è stato affidato il delicato compito di aprire un nuovo ciclo sotto tutti i punti di vista. Per una volta il soffocante slogan “vincere è l’unica cosa che conta” è stato messo in soffitta a favore della volontà di impostare un’era all’insegna di un calcio sostenibile, basato sui giovani e su una cifra di gioco moderna e accattivante.
La Juventus rompe gli indugi: il momento è arrivato, svolta vicina
I tifosi sembrano gradire, come testimoniato dagli endorsement, via social e non solo, che sta ricevendo il “progetto”, in inaspettata controtendenza rispetto ai risultati non sempre esaltanti fin qui conseguiti, in particolare proprio nelle gare interne. Del resto i primi due mesi della stagione in casa bianconera hanno avuto una linea di demarcazione ben precisa.
L’infortunio subito da Gleison Bremer ha privato la rosa di Motta di un difensore con caratteristiche uniche. La stagione del brasiliano è compromessa e l’allenatore è stato rapido nell’elaborare la situazione, minimizzando il danno a parole ed esaltando le caratteristiche dei difensori a disposizione. A breve, però, il tecnico italo-brasiliano potrà contare su un aiuto “esterno” in grado potenzialmente di far svoltare la stagione e di condizionare l’andamento dell’intero campionato.
Juventus, Thiago Motta e i tifosi scalpitano: il regalo più atteso è in arrivo
Intervenuto ai microfoni di Dazn prima della partita contro l’Udinese, infatti, il Football Director della Juventus Cristiano Giuntoli ha ammesso quanto l’infortunio di Bremer sia stato pesante per gli equilibri di squadra, aprendo per la prima volta ad un possibile intervento sul mercato a gennaio. Se a farlo intuire è un dirigente significa che qualcosa già bolle in pentola, per la gioia di allenatore e tifosi.
Più ancora che un vice Vlahovic, quindi, ruolo per il quale si attende il recupero di Milik e che può essere ricoperto da altri giocatori in organico, la Juventus si è attivata nella caccia a un difensore centrale. L’identikit? Forte fisicamente e possibilmente esperto. Il ritratto di Milan Skriniar e di Jonathan Tah, con lo slovacco ex Inter in pole grazie ai buoni rapporti con il PSG e alla possibilità di muoversi in prestito. Attenzione però alla candidatura di Rade Dragusin, che è emergente, ma che la Juve la conosce bene essendoci cresciuto. Thiago aspetta con fiducia e guarda sorridendo il calendario: il tempo dell’attesa è quasi finito…