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“L’arbitraggio era dall’altra parte per tutta la partita”: furia totale del tecnico, più chiaro di così non si può | Le possibili conseguenze

Var - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Var – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

L’utilizzo del Var continua a far discutere. L’ultimo episodio subito fa perdere la testa al mister: dichiarazioni shock, cosa può succedere.

Mancanza di coerenza nella valutazione di episodi simili, tanto dal campo, quanto dalla sala Var. È questa una delle accuse più ricorrenti tra le tante mosse da allenatori e addetti ai lavori alla classe arbitrale nei primi, travagliati due mesi e mezzo di stagione.

Che l’ausilio della tecnologia non potesse bastare per mettere a tacere polemiche, sospetti e veleni lo si era capito di fatto fin dal primo anno in cui la rivoluzione aveva fatto capolino nel calcio mondiale. Ora, però, tra interpretazioni del protocollo e… libero arbitrio (gioco di parole puramente voluto) il rischio cortocircuito è concreto.

Così la stagione iniziata all’insegna del dibattito sugli step on foot e sui conseguenti rigori assegnati o meno in circostanze simili sta prendendo una “deriva” ancora più pericolosa. Già, perché un conto è discutere su un’eventualità da gol virtuale come un rigore, un altro su reti annullate e convalidate.

Il campionato è ancora lontano dalla sua fase decisiva, ma solo in alta quota, perché per chi si deve salvare un punto in più o in meno può fare tutta la differenza del mondo, in particolare se conquistati, o sfiorati, in maniera inaspettata contro grandi squadre.

Step on foot, silent checks e gol annullati: Serie A, è caos Var

Si spiega così la desolazione mista a rabbia e incredulità con cui Alessandro Nesta ha commentato gli zero punti raccolti dal suo Monza contro Atalanta e Milan dopo essersi visto annullare per altrettanti “Var checks” due reti per contatti parsi veniali e che in quanto tali, almeno in teoria, non avrebbero dovuto essere oggetto di revisione.

“Questo non è calcio, ci devono delle spiegazioni” la comunque pacata protesta dell’ex difensore della nazionale. Non dello stesso tenore sono state invece le lamentele di chi con Nesta ha condiviso sul campo tanti derby di Roma giocati in epoca “pre Var”, ma che ora le grandi le vede da avversario.

Eusebio Di Francesco - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Eusebio Di Francesco – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Venezia beffato a San Siro, Di Francesco non si trattiene e rischia grosso

A Eusebio Di Francesco San Siro non porta decisamente fortuna. Lo scorso anno con il Frosinone la sconfitta contro l’Inter aveva preso forma per un cross sbagliato di Dimarco, diventato uno dei gol-simbolo dell’intero campionato. Ora, dopo l’imbarcata presa contro il Milan con il Venezia, l’ex allenatore della Roma ha visto soffocata l’esultanza per il pareggio strappato dalla propria squadra al 97’, ma cancellato dall’intervento del Var che ha ravvisato un fallo di mano di Sverko nel contrasto con Dumfries.

Frustrazione e nervosismo si spiegano con il fatto che si trattava dell’ultima azione della partita, fatto sta che Di Francesco è andato giù pesante nelle dichiarazioni post-gara riportate da ‘Fanpage.it’, mettendo nel mirino l’intera direzione dell’arbitro Ferrieri Caputi: “Non sono così convinto che il fallo di mano sia oggettivo come dite, ma più che altro vorrei valutare un arbitraggio che è sembrato dall’altra parte per tutta la partita”. Parole da trance agonistica, ma che potrebbero costare una pesante squalifica al tecnico abruzzese. Al quale non resta che constatare che, almeno per quest’anno, i viaggi a San Siro sono finiti…