Friedkin e l’effetto ‘margherita’: per i tifosi l’ultimo petalo può essere un cerino | Lotteria-Roma, ecco l’estrazione
L’avventura di Ivan Juric sembra avere i giorni contati, ma il toto-successore è un caos: selva di nomi e nessuna certezza.
Chiamiamolo “il salva-allenatori”. Osteggiato da tanti tecnici, a iniziare dai più grandi di tutti, Pep Guardiola e Carlo Ancelotti, il “folle” calendario imposto da Uefa e Fifa ai club di tutto il mondo rischia di trasformarsi in un inatteso alleato per chi siede in panchina.
Giocando ogni tre giorni quasi ogni settimana, infatti, la moda di cacciare un allenatore ai primi risultati negativi sta segnando una significativa inversione di tendenza nella stagione in corso anche in Serie A, per tradizione uno dei tornei europei con la percentuale più alta di panchine saltate.
Superata la boa di un quarto di campionato solo una panchina su 20, quella della Roma, ha fatto registrare cambiamenti. Criticità si registrano in numerose altre piazze, ma per il momento i presidenti resistono. Anzi, tutto fa pensare che il prossimo, eventuale esonero potrebbe non modificare il numero delle società coinvolte…
Già, perché il destino di Ivan Juric sulla panchina giallorossa continua a essere incerto. La vittoria contro il Torino aveva solo diradato le nubi dopo il diluvio di Firenze, ma il ko di Verona ha fatto riemergere lo stato di crisi. Dal canto proprio la famiglia Friedkin continua a seguire la situazione “da remoto”, ma i sondaggi per individuare un nuovo allenatore sono iniziati da tempo.
Ivan Juric, il destino è segnato? I Friedkin stringono il cerchio
Nel mentre il tecnico croato prova a restare aggrappato allo “scranno”, con un obiettivo ben preciso, quello di arrivare sano e salvo almeno alla prossima sosta. Dall’altra parte la classifica inizia a preoccupare e i dubbi sulla sintonia tra tecnico e squadra permangono. Insomma, altro che “vincere trofei e tornare in Champions”, come da manifesto societario post-esonero di De Rossi. Qui c’è da evitare il peggio, leggi una stagione ai margini della zona retrocessione. Proprio questa constatazione sembra poter orientare la “margherita” che la proprietà sta sfogliando da giorni.
Pur avendo affidato la ricerca ad un’agenzia di recruitment, così come sta accadendo per individuare il nuovo Ceo, i Friedkin si sono convinti che per provare a raddrizzare l’annata serva un tecnico di polso, ma che non sia a digiuno di esperienze in grandi squadre. Resta quindi viva la candidatura di Claudio Ranieri, che rappresenterebbe la soluzione più logica oltre che gradita ai tifosi.
Casting Roma con grandi ex, top manager e outsiders: tifosi tra timori e speranze
L’ex giocatore e allenatore della Roma arriverebbe però senza Daniele De Rossi, riguardo al quale i Friedkin non hanno alcuna intenzione di fare passi indietro. A Ranieri potrebbe venire offerto un contratto pluriennale con passaggio in dirigenza dalla prossima stagione, ma le alternative non mancano. Tra queste, come riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, ci sarebbe anche Paulo Sousa, tuttavia l’ex tecnico di Fiorentina e Salernitana allena attualmente il Shabab Al-Ahli in Qatar e potrebbe liberarsi solo dietro pagamento di una clausola rescissoria, ipotesi non gradita ai Friedkin, e che chiederebbe un contratto pluriennale.
Così, mentre sullo sfondo restano le (costose) soluzioni italiane che conducono ad Allegri, Mancini e Sarri, oltre a quella di Edin Terzic, l’ex Borussia Dortmund già contattato prima di virare su Juric, suggestiva è l’ipotesi che conduce a Frank Lampard. Il nome dell’ex bandiera del Chelsea sarebbe stato fatto ai Friekdin da personaggi vicini all’Everton, squadra appena acquistata dagli americani. Si tratterebbe però di un pericoloso salto nel buio essendo l’ex nazionale inglese a digiuno di esperienze in Italia. Un rischio che la Roma attuale non sembra potersi permettere, alla pari di quello, tanto temuto dai tifosi, che l’ultimo petalo della margherita si trasformi in un… cerino, ovvero in una scelta di ripiego sulla quale orientarsi solo per chiudere l’era Juric. Un’ipotesi da scongiurare per evitare di bruciarsi continuando a scherzare con il fuoco.