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Inter, la prova del 9 è “Agghiacciante” | Conte e Lukaku, a San Siro fischi da ex

Oriali, Conte e Lukaku Napoli - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Oriali, Conte e Lukaku Napoli – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Tutto pronto per la sfida-scudetto: tifosi impietosi verso i simboli dello scudetto nerazzurro numero 19, ora trascinatori del Napoli.

Dimmi come inizi il campionato e ti dirò chi sei. E dove andrai. Nelle ultime due stagioni la Serie A ha visto partenze brucianti da parte delle squadre che avrebbero poi vinto lo scudetto, il Napoli di Spalletti e l’Inter di Simone Inzaghi, capaci di scoraggiare la concorrenza.

La storia rischia(va) di ripetersi nel campionato che ha ormai superato la boa di metà girone d’andata. Prima di sbattere contro lo scoglio Atalanta, infatti, il Napoli di Antonio Conte stava imponendo una marcia sostenuta, a fatica, solo dai campioni in carica, che hanno comunque pagato caro qualche passo falso di troppo.

Le vittorie contro Empoli e Venezia hanno consentito ai campioni d’Italia di ammortizzare il rocambolesco pareggio contro la Juventus e di preparare nel migliore dei modi proprio la sfida scudetto contro il Napoli degli ex, in programma domenica 10 novembre a San Siro. L’impresa della Dea al Maradona ha poi accorciato la classifica, aprendo al contempo il libro dei rimpianti interisti, proprio legati ai punti persi contro i bianconeri.

Nel calcio e non solo però non si vive di rimpianti, così al tecnico piacentino non resta che sperare che la squadra abbia imparato la lezione. Una speranza, appunto, dal momento che anche contro il Venezia si sono visti i soliti difetti dei primi due mesi di stagione. Ovvero l’incapacità di chiudere le partite, un pizzico di “pigrizia” nella riaggressione e un filtro a centrocampo ben lontano da quello dell’annata-scudetto.

Inter-Napoli, torna la sfida-scudetto: la notte delle stelle e degli ex

“Colpa” solo degli assenti? Se ne saprà di più contro il Napoli, gara nella quale Inzaghi ripresenterà l’assetto-tipo a centrocampo con Calhanoglu in cabina di regia. L’assenza del turco si è sentita anche in fase di non possesso, averlo dall’inizio contro la capolista sarà un alleato prezioso in una partita che si annuncia molto particolare anche a livello ambientale.

Il San Siro interista si prepara infatti a riaccogliere per la prima volta da avversario Antonio Conte e per la seconda Romelu Lukaku, i due grandi ex ai quali si aggiungerà Lele Oriali, fedele collaboratore del tecnico salentino anche a Napoli. Riecco i due uomini-chiave dello scudetto numero 19 della storia nerazzurra, un titolo molto particolare per svariati motivi: perché pose fine al lungo ciclo di trionfi della Juventus, perché fu il primo del post-Moratti e il primo di una proprietà straniera al timone dell’Inter, oltre che vinto in un contesto ambientale-sociale come noto molto particolare, in piena epoca Covid-19.

Lukaku-Conte Inter - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Lukaku-Conte Inter – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Conte-Lukaku, riecco l’Inter: San Siro ha deciso l’accoglienza

Conte era già tornato a Milano alla guida del Tottenham in Champions e pochi giorni fa in campionato, ma sempre per sfidare il Milan. Il suo addio all’Inter nella primavera 2021 è stato piuttosto turbolento, poche settimane dopo il trionfo, ed è facile, seppur non scontato, immaginare che i tifosi lo accoglieranno con gli stessi fischi che avevano segnato l’inizio della sua avventura in nerazzurro, in quanto simbolo della nemica Juventus, poi però trasformatisi in applausi scroscianti. Assordanti saranno invece i fischi che accompagneranno Lukaku, un anno dopo il suo primo match da ex nerazzurro a San Siro, il 29 ottobre con la maglia della Roma.

In quell’occasione allo stadio furono addirittura messi in vendita fischietti ad hoc per contestare il belga, che sul campo sarebbe poi stato un fantasma, complice l’assetto ultra-difensivo dei giallorossi di Mourinho. Ora sarà tutto diverso, Conte presenterà un Napoli da battaglia deciso a riscattare il ko contro l’Atalanta, a difendere il primato e soprattutto a far fruttare la settimana di riposo e allenamenti rispetto ad un avversario che è stato impegnato in Champions. Inzaghi ha già cancellato il ricordo di Conte nella memoria dei tifosi, così come Thuram è ormai riuscito a far dimenticare Lukaku. Chissà però se quei fischi saranno anche un po’ di paura…