“Odio le bugie”: Conte tira fuori tutto e i social impazziscono
L’Atalanta ridimensiona il Napoli, ma il tecnico salentino non ci sta e attacca tutti: lo sfogo diventa subito virale.
La sfida scudetto? Potrebbe essere arrivata in anticipo, magari di una settimana. All’insaputa di (quasi) tutti… Il Napoli ha fallito la prova generale dell’attesissimo test contro l’Inter, schiantandosi pesantemente contro l’ostacolo Atalanta. La Dea ha pasteggiato al Maradona mostrandosi superiore sotto tutti i punti di vista e sorprendendo più… sé stessa che gli avversari.
Se infatti nel post-partita Gian Piero Gasperini ha sfoderato un orgoglio misto a meraviglia per la prova perfetta offerta dalla propria squadra dal punto di vista tattico e fisico, i due storici punti di forza dei nerazzurri, l’analisi di Antonio Conte è stata lucida e per certi versi spietata, anche se non arrendevole.
Per il momento la partita è destinata a restare nella storia solo per motivi meramente statistici, in quanto primo ko subito da Conte contro Gasperini dopo ben 18 anni, nonché primo in assoluto in Serie A e prima partita persa dal tecnico salentino in casa con tre gol di scarto addirittura dal 2009. Ironia della sorte, quel giorno Conte allenava proprio l’Atalanta, travolta dalla Juventus.
Solo tra qualche mese si scoprirà se il responso di un’apparentemente qualunque tarda mattinata novembrina avrà rappresentato un crocevia nella strada verso lo scudetto. Una parola che al momento rappresenta per Gasperini un tabù e per Conte quasi un fastidio, una pericolosa distrazione dai veri obiettivi della sua prima stagione sulla panchina azzurra, ribaditi con forza dopo il sacco della Dea.
Doccia fredda Napoli: “Altro che scudetto”, Conte abbassa l’asticella
Del resto per restare ai vertici e puntare a un’annata da protagonisti è fondamentale mantenere l’equilibrio. In campo, dal punto di vista tattico, ma soprattutto fuori, sviluppando gli anticorpi necessari per resistere alle facili esaltazioni e alle altrettanto comuni depressioni. Dopo la vittoria sul Milan nel turno infrasettimanale c’era già chi vedeva lo scudetto cucito sulle maglie azzurre. Non Conte, passato in poche ore da pompiere a mago del realismo.
Possibile che per mandare in tilt i meccanismi del Napoli a Gasperini sia bastato sparigliare le carte schierando due attaccanti larghi e rinunciando ad un centravanti di ruolo? Evidentemente sì se alla base c’è una cifra tecnica non inferiore, ma soprattutto un livello di costruzione del “progetto” ben più avanzato rispetto a quello degli azzurri. Già: il Napoli di oggi è un progetto, l’Atalanta “una realtà di un livello superiore”. Conte lo ha detto senza mezzi termini, scatenando i commenti dei social, soffermatisi in particolare su un altro concetto.
Conte, sconfitta e rabbia: lo sfogo che lascia i tifosi senza parole
“L’Atalanta di oggi era un ostacolo molto alto e non l’abbiamo superato – la fredda constatazione del tecnico salentino – In questo momento sono più forti di noi”. Parole che non sono piaciute ai tifosi e magari neppure al presidente De Laurentiis, che all’inizio e alla fine del mercato non ha badato a spese per allestire un organico di livello. Vero che il vero obiettivo è tornare in Champions League, ma chi prende Conte vuole competere fino alla fine per i massimi traguardi.
Inutile, del resto, cercare di estorcere a Conte cose diverse rispetto alla mission di partenza, far crescere con pazienza la propria creatura: “Quando parlo dico sempre la verità. Non lo faccio per piangere, odio le bugie” ha tagliato corto il tecnico salentino. Guai insomma a chiamarlo maniavantista o cose simili, come ha provato a fare proprio Gasp: “Conte fa il pompiere…” la provocazione post-trionfo con il sorriso. Almeno a livello dialettico, la più inattesa delle sfide-scudetto è iniziata…