Sinner lo ammette: “Mi ha tenuto tre giorni a letto” | E si è spompato così tanto che è costretto a dare forfait
Sgradevole imprevisto nella marcia di avvicinamento di Jannik agli ultimi impegni del 2024: cambia tutto all’improvviso, tifosi spiazzati.
Gli sportivi professionisti sono “macchinari” dai meccanismi molto delicati. Trasformare la propria passione in un lavoro è un vantaggio oggettivo sotto tanti punti di vista. Quello economico in primo luogo, ma neppure l’aspetto motivazionale va sottovalutato.
Svolgere un lavoro che piace è infatti uno dei segreti principali per vivere bene, in particolare quando tale professione richiede uno sforzo fisico. Alzarsi la mattina con il sorriso pur sapendo che dopo una fugace (e salutare) colazione si andrà a faticare è infatti fondamentale per rendere al meglio.
Non a caso si dice che quando il piacere di allenarsi si trasforma in un sacrificio vuol dire che un primo campanello d’allarme da non sottovalutare ha iniziato a risuonare e che può essere arrivato il momento di iniziare a pensare al ritiro. Non è certo questo il caso di Jannik Sinner, che in cima al movimento tennistico mondiale è appena arrivato.
Il 2024 del campione di Sesto Pusteria è stato formidabile e non è ancora finito, ma è stato anche logorante dal punto di vista fisico e mentale. Al già noto caso doping e al conseguente stress mentale si aggiungono infatti le fatiche di 12 mesi in giro per il mondo. Anche una macchina perfetta può quindi logorarsi o avere bisogno di un breve… pit stop. E il problema è che la “riserva” può manifestarsi all’improvviso.
Wimbledon, il caso Clostebol e l’ultimo imprevisto: i momenti no della stagione di Sinner
Proprio Jannik ne sa qualcosa. Il fisico dell’altoatesino ha infatti più di una volta “chiesto il conto” senza preavviso. È successo a Wimbledon, durante il per certi versi drammatico quarto di finale contro Medvedev, e pure in altri match recenti, quando Sinner è stato “pizzicato” dalle telecamere mentre si rivolgeva con sofferenza al proprio angolo.
A posteriori lo stesso Jannik avrebbe dichiarato come il malore accusato a Londra sia stato figlio del riposo tormentato della notte precedente, caratterizzata dal pensiero del caso Clostebol. Purtroppo la storia si è ripetuta e ancora una volta in un momento cruciale della stagione. Così, dopo aver visto compromesse le proprie performances nello Slam inglese, Sinner è stato nuovamente costretto ad alzare bandiera bianca.
Sfortuna Sinner: il torneo resta stregato, come cambiano i programmi
Neppure il 2024 sarà infatti l’anno buono per vedere l’azzurro cercare di arrivare fino in fondo al Masters 1000 di Parigi-Bercy. Sinner ha infatti comunicato la dolorosa rinuncia all’ultimo torneo mandatory della stagione a causa di un virus intestinale che lo ha messo ko, impedendogli di rifinire la preparazione e di allenarsi al meglio: “Sono stato a letto tre giorni – le parole di Jannik in mixed zone a Parigi – Ora va meglio, ma non sono in grado di essere competitivo, il rischio è di farmi male”.
Concetti che richiamano da vicino quelli espressi al momento di comunicare la rinuncia agli Internazionali di Roma a maggio, all’epoca per il problema all’anca. E pensare che Sinner aveva rinunciato a difendere il titolo nel 500 di Vienna proprio per andare a caccia di punti preziosi per il ranking a Parigi, torneo che continua a essere maledetto per l’italiano, ritiratosi tra le polemiche un anno fa prima dell’ottavo di finale dopo essere rimasto in campo fino alle 3 la notte prima. Un rischio che oggi Jannik non poteva permettersi alla luce dei “veri” obiettivi di fine anno: vincere le ATP Finals e trascinare l’Italia al trionfo bis in Coppa Davis. Ubi maior, minor cessat, con buona pace di Parigi…