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Lotito, bordata alla Roma: ‘Inferiori’ | Il Presidente: “Nella vita contano i fatti”, ma la città va in subbuglio

Claudio Lotito - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Claudio Lotito – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

La Lazio sogna, per la Roma solo incubi: a due mesi dal derby le squadre della Capitale sono agli antipodi. E il presidente infierisce…

Potenza del calendario asimmetrico. Una delle piazze più calde del calcio italiano come Roma, nonché una di quelle nelle quali il derby è più sentito, dovrà aspettare la coda del girone d’andata per vivere il primo, attesissimo confronto stagionale.

Il prossimo 5 gennaio saranno trascorsi nove mesi dall’ultima stracittadina, quella che il 6 aprile 2024 permise alla Roma di spezzare un digiuno di successi contro i cugini che durava da due anni. Non si tratterà comunque di una striscia record, dal momento che nel 2020 la città rimase per un anno senza derby, dal 26 gennaio allo stesso mese dell’anno successivo, complice l’inizio ritardato del campionato 2020-’21, il primo post Covid.

Provare anche solo a immaginare oggi con quale spirito e con quale classifica Lazio e Roma scenderanno in campo cinque giorni dopo Capodanno è impossibile. Vuoi perché nel calcio tutto cambia molto rapidamente, vuoi perché l’inizio di stagione delle due acerrime rivali è stato così agli antipodi da sfuggire a qualunque pronostico.

Dalla Serie A all’Europa League, competizione dove potrebbe anche prendere forma il primo derby capitolino internazionale della storia, l’abisso attuale a livello di qualità di gioco ed entusiasmo è palpabile e figlio diretto di quanto fatto da una parte e non fatto dall’altra sul mercato in estate.

Il derby a distanza: la Capitale e il campionato a due velocità

E pensare che i punti di partenza erano opposti. Da un lato una Roma che sembrava all’inizio di un nuovo ciclo dopo il buon primo semestre con De Rossi in panchina, dall’altro una Lazio che dopo aver visto partire bandiere e leaders dello spogliatoio era pronta a vivere un anno zero con un tecnico a digiuno di esperienze in top club.

Il calcio, tuttavia, sa stupire, così anche se al primo derby della stagione manca ancora molto tempo, in città il confronto tra le due metà calcistiche infuria. Tra i tifosi, ma pure tra i dirigenti. Il presidente della Lazio Claudio Lotito non si è sottratto alla domanda più scomoda, ricevuta uscendo dal consiglio federale. Tema, non le prospettive stagionali della Lazio, bensì la crisi profonda dei cugini.

Marco Baroni - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Marco Baroni – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Lazio e Roma, il confronto è impari: la frecciata di Lotito

Costretto al termine dello scorso campionato a subire il sorpasso cittadino, dopo quattro stagioni chiuse davanti ai giallorossi, Lotito ha per una volta indossato i panni del tifoso, sfoderando ironia, ma al tempo stesso anche un pizzico di mistero: “La mia competizione non è con la Roma, che comunque da quando sono presidente è quasi sempre stata dietro – la stoccata lotitiana – A me interessa risolvere problemi e anche da altre parti mi sembra dicano ‘Ah, se avessimo un presidente come Lotito…’”.

Chissà se quest’ultima frase piena di amarezza e rimpianti sia stata pronunciata davvero da qualche tifoso della Roma. Impossibile saperlo, non immaginare che nel fare i complimenti alla propria squadra per il cammino fin qui compiuto Lotito si sia affidato ad uno dei propri slogan più classici: “Nella vita contano i fatti, non le parole. Restiamo con i piedi per terra, ma a me interessa avere gente che combatte”. Meglio se guidati da un allenatore che preferisce sempre essere più che apparire: “Baroni si sente parte integrante di questa famiglia” l’elogio lotitiano. E, tra l’altro, è pure un ex romanista. La nemesi è completa…