Jacobs, le spie lo hanno preso di mira: ecco chi avrebbe dato l’ordine | La Dda sta scavando, c’è chi trema
Dopo aver fallito la conferma a Parigi il campione di Tokyo è ancora nella bufera: questa volta, però, il gardenese è solo una vittima.
Il 2024 di Marcell Jacobs si è chiuso con un tanto orgoglio e pochi rimpianti. Il velocista gardenese ha cercato di difendere al meglio il titolo olimpico di Tokyo dopo essersi messo in tasca la medaglia d’oro agli Europei di Roma. Un risultato soddisfacente considerando le premesse.
L’italo-texano si è infatti presentato all’appuntamento di Parigi con una condizione fisica tutt’altro che invidiabile, figlia di una lunga serie di problemi fisici che di fatto non gli hanno dato tregua già quasi da dopo l’exploit delle Olimpiadi 2021. Da quel magico 1° agosto tante cose sono infatti cambiate nella vita di Marcell.
La scelta di lasciare l’Italia per trasferire la sede d’allenamento negli Stati Uniti ha procurato tante critiche al primo oro olimpico sui 100 metri della storia dello sport italiano, che ha tuttavia avuto la forza di andare avanti per la propria strada, pensando solo a stare bene e a prepararsi duramente in base agli impegni previsti nel proprio calendario.
Alla fine ciò che conta per uno sportivo di alto livello è proprio questo: riuscire a isolarsi e provare a essere in forma quando conta. Come raccontato dal diretto interessato proprio a margine degli Europei 2024, la lesione della guaina del nervo sciatico subita nel 2023 ha seriamente rischiato di interrompere la carriera di Jacobs, almeno ad alti livelli.
Jacobs, tormenti senza fine: l’olimpionico sprofonda nel dramma
Così non è stato e allora tanto il trionfo di Roma quanto le buone performances di Parigi rappresentano la rivincita migliore e il trampolino ideale verso un anno, il 2025, che sarà privo di appuntamenti chiave, almeno a livello outdoor, e durante il quale l’obiettivo primario sarà sempre quello di avere la forma migliore per più tempo possibile.
Del resto la vita di Marcell non è mai stata semplice, fin dall’infanzia. Scelte delicate sono sempre state al centro del suo percorso esistenziale e sportivo, caratterizzato da una profonda resilienza e dalla capacità di superare momenti difficili. La storia ora sembra ripetersi dal momento che neppure al termine di un anno solare comunque travagliato Jacobs sembra riuscire a trovare serenità. Questa volta a causa di uno spiacevole episodio che lo ha visto nei panni di vittima e che non riguarda lo sport.
Marcell Jacobs, danno e beffa: il clamoroso retroscena dopo il trionfo di Tokyo
Secondo quanto riportato da diverse fonti informative, dal Corriere della Sera alle agenzie Ansa e Adnkronos, ci sarebbe anche il nome di Jacobs tra quelli dei tanti vip vittime di dossieraggio illegale da parte di gruppi di cyber-spie, che avrebbero rubato informazioni alle banche date nazionali. L’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano (Dda) si sta quindi allargando e nel caso di Jacobs sono emersi dettagli piuttosto sconvolgenti.
Come si legge negli atti, il dossieraggio non avrebbe infatti riguardato solo il velocista, ma anche il suo staff comprendente l’allenatore Paolo Camossi, il manager Marcello Magnani, il nutrizionista Spazzini. A commissionarlo sarebbe stato un non identificato studio legale padovano. La mente sarebbe Carmine Gallo, l’ex super poliziotto ai domiciliari, rivoltosi a due degli hacker con cui collaborava. La proposta dei due consisteva nell’inoculare un ‘trojan’ sui telefoni dei soggetti intercettati. I fatti risalirebbero al 12 agosto 2021, meno di due settimane dopo l’impresa di Tokyo.