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Kvara bianconero, tutto vero: Giuntoli prepara le carte I Pugnalata al cuore dei napoletani

Khvicha Kvaratskhelia - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Khvicha Kvaratskhelia – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il rinnovo tarda e l’addio del georgiano al Napoli diventa uno scenario sempre più concreto: il grande ex studia il colpo del secolo.

La terza stagione di Khvicha Kvaratskhelia con la maglia del Napoli è iniziata sulla medesima falsa riga di rendimento delle prime due. Tra gol e assist il georgiano si sta confermando un fattore nonostante l’annata sia cominciata con il terzo allenatore diverso dal 2022 e nonostante qualche significativa variazione tattica.

Da Luciano Spalletti ad Antonio Conte, passando per Rudi Garcia, nessun mister ha mai messo in discussione la centralità di Kvara nell’economia del gioco degli azzurri. O meglio, più di qualche incomprensione, complice un elevato numero di sostituzioni, si era registrata con il tecnico francese durante la sua breve esperienza napoletana.

Con Conte, invece, il feeling è scattato immediato. Appena dopo aver firmato il contratto sottopostogli da De Laurentiis l’ex allenatore di Inter e Juventus ha subito posto Kvaratskhelia tra gli incedibili. Con Osimhen ormai destinato all’addio Conte non ha neppure mai preso in considerazione l’ipotesi di rinunciare al georgiano nel difficile piano di ricostruzione della squadra dalle macerie della scorsa stagione.

La risposta è stata subito fragorosa, tanto da seconda punta, quanto dopo il ritorno all’amato ruolo di esterno sinistro del tridente, quello che nella stagione dello scudetto gli ha permesso di rivelarsi ad appassionati e addetti ai lavori di tutto il mondo. Due anni e mezzo, tuttavia, rappresentano un’enormità per il calcio moderno. Tante cose sono cambiate da quel giorno per Khvicha, tranne una. Forse la più importante.

Kvaratskhelia, il nodo contratto viene al pettine: Napoli in ansia

Complice la scorsa, disastrosa annata, pessima per il club e deludente per il giocatore, il contratto che lega il numero 77 al Napoli non è mai stato rivisto. La scadenza non è imminente, essendo fissata al 30 giugno 2027, ma va da sé come l’ingaggio di 1,8 milioni netti l’anno non sia in linea con la qualità del giocatore e neppure con il valore che ADL dà al cartellino del proprio gioiello.

Da un anno ormai il tira e molla sul prolungamento con adeguamento assilla ciclicamente i tifosi del Napoli, che la scorsa stagione dovevano suddividere le proprie preoccupazioni tra questo tormentone e il rendimento della squadra, ma che ora, con il gruppo che ha ripreso a volare e a far sognare, sono tornati a pensare con terrore al rischio di vedere partire un altro dei propri idoli. Con una sostanziale differenza: la possibilità di vedere Khvicha sfrecciare per il campo con la maglia di una squadra “nemica”.

Cristiano Giuntoli e Khvicha Kvaratskhelia - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Cristiano Giuntoli e Khvicha Kvaratskhelia – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Kvara-Napoli, quale futuro? L’incubo più temuto dai tifosi prende forma

La scorsa estate, durante Euro 2024 che ha visto Kvaratskhelia tra le rivelazioni, l’agente Mamuka Jugeli sventolò sul tavolo di De Laurentiis una ricchissima proposta del PSG. Non se ne fece nulla proprio perché Conte aveva chiesto ed ottenuto l’incedibilità del giocatore, ma se il rinnovo non diventerà realtà la storia in estate potrebbe ripetersi, con esito differente. Solo che l’offensiva non partirebbe più dal Paris, bensì dalla più vicina Torino e da un dirigente che ben conosce le qualità di Kvara.

Cristiano Giuntoli sarebbe infatti pronto al grande sgarbo alla propria ex squadra, approfittando dell’eventuale rottura in sede di trattativa per il rinnovo. L’uomo-mercato della Juventus è colui che, insieme ai propri osservatori, ha scoperto Kvara, portandolo in Italia da sconosciuto e permettendogli di diventare uno dei top players più apprezzati in ambito internazionale. Il rapporto tra le parti è rimasto ottimo, a differenza tuttavia di quello tra Giuntoli e De Laurentiis. Immaginare una trattativa ad oggi sembra fantacalcio, ma il caso Osimhen insegna. E questa volta è difficile immaginare la salvifica intromissione del Galatasaray…