Dal tris show al calendario: perché ora tutti la temono, ribaltata la Lazio, ecco il segreto
Partita a fari spenti, la gestione di Marco Baroni fa sognare i tifosi: ecco perché i biancocelesti possono arrivare fino in fondo.
In testa al girone di Europa League, davanti a 35, agguerrite concorrenti, comprese formazioni abituate a disputare la Champions, e più che “minacciosa” per le grandi anche in campionato. Dopo due mesi di stagione la Lazio è pronta per gettare la maschera e vivere un’annata “leggera”.
Non ditelo però a Marco Baroni, che alla prima stagione sulla panchina di un top club non ne vuole proprio sapere di abbassare la guardia e di far calare anche di un millesimo la concentrazione del gruppo. Comprensibile, dal momento che la stagione è appena entrata nel vivo e che il calendario non concede tregue, almeno dal punto di vista della quantità degli impegni.
Proprio il calendario, tuttavia, può rivelarsi uno degli alleati più preziosi per i biancocelesti, che fin qui hanno disputato due test impegnativi, superandoli seppur con qualche riserva, indipendente dalla volontà di Guendouzi e compagni. Se infatti la partita contro il Milan era arrivata troppo presto, quella contro la Juventus, pur persa, ha cementato le certezze di squadra e allenatore.
La riprova si è avuta nei due impegni successivi, superati di slancio. Il 2-0 al Twente ha messo in discesa il cammino in Europa, il tris al Genoa ha consentito alla Lazio di restare agganciata al treno delle primissime. L’Olimpico applaude, i tifosi non credono ai propri occhi nell’ammirare le gesta di una squadra che sembra davvero bella quanto possibile.
Spettacolare ed equilibrata: la Lazio di Baroni è un giocattolo perfetto
La gara contro un Genoa pur rimaneggiato non è stata facile. Il Grifone ha dato filo da torcere alla Lazio per buona parte del secondo tempo, ma è qui che la squadra di Baroni ha stupito. Nonostante un assetto marcatamente offensivo, infatti, complice le sostituzioni del tecnico i biancocelesti hanno retto l’urto, per poi dilagare nel finale.
Non era scontato, considerando le fatiche di coppa e il fatto che questa squadra è nata per attaccare e non certo per rintanarsi nella propria metà campo. Tuttavia, quando è stata costretta a farlo, contro la Juventus a causa dell’inferiorità numerica, la Lazio ha mostrato un’impeccabile organizzazione difensiva. Insomma, Baroni ha già saputo costruire un giocattolo già quasi perfetto.
La Lazio vola e sogna in grande: spunta l’alleato più inatteso
La nuova Lazio è in grado di dare spettacolo in velocità come negli spazi stretti grazie alla tecnica dei propri attaccanti, ma anche di dare sostanza a una difesa sempre concentrata, grazie al lavoro dei centrocampisti e delle stesse punte. I concetti di gioco dell’era Sarri sono stati dimenticati, ma la gestione Baroni non è meno spettacolare. Da qui la possibilità di vivere un’annata “leggera”, ovvero da giocare con coraggio e senza l’obbligo di obiettivi da raggiungere.
Eccolo il segreto di una Lazio che, partita a fari spenti per avviare un nuovo ciclo dopo i tanti addii illustri, può davvero provare a sognare in grande. Un posto in Champions è il sogno inconfessato e per provare a renderlo possibile c’è un alleato in più, il calendario. Il ciclo ravvicinato di big match contro le concorrenti inizierà infatti solo a dicembre. Fino a quel momento la Lazio potrà provare a fare filotto di successi contro avversari alla portata dal punto di vista tecnico e tattico. La corsa ai primi quattro posti ha un’iscritta in più. Che non ha alcuna intenzione di schiacciare il freno.