Roma, è arrivato in città: accordo chiuso | Finalmente Juric ha il suo uomo chiave
I Friedkin rompono gli indugi: ambiente giallorosso in fibrillazione, sbarca in città il volto nuovo più inatteso.
Tassello dopo tassello, la Roma di Ivan Juric sta prendendo forma. In appena un mese, del resto, il tecnico croato non avrebbe potuto mettere il proprio marchio su una creatura presa in corso, in modo del tutto inaspettato, e con parecchi problemi di non facile soluzione.
Al di là del buon rapporto costruito con il ds Ghisolfi, come rivelato dallo stesso Juric, è evidente come la costruzione della squadra avvenuta in estate abbia lasciato più di qualche lacuna in ruoli chiave, con i quali è stato costretto ad avere a che fare De Rossi prima ancora del proprio successore.
Si aggiunga il tempo necessario per trasmettere le proprie linee guida a livello di gioco, diverse rispetto a quelle di DDR, ed ecco che Juric ha avuto bisogno di qualche settimana di apprendistato, in uno scenario complicato dalla contestazione dell’Olimpico che non è mai mancata in tutte le gare casalinghe disputate tra campionato e Europa League.
La vittoria contro la Dinamo Kiev ha dato ossigeno all’asfittica classifica europea, ma l’inatteso ko contro l’Elfsborg brucia ancora e per rimediare servirà qualche colpo in trasferta. Ergo, nel tour di partite che attende la squadra prima della fine del 2024 Juric dovrà schierare qualche titolare in più anche in Coppa, pur senza mai perdere di vista il campionato e una rosa non così lunga.
Roma, arriva il rinforzo più atteso: Juric esulta, è una liberazione
Il mercato di gennaio si sta avvicinando a grandi passi e i punti in cui intervenire sono chiari, con priorità alla fascia destra, dove Celik è attualmente costretto agli straordinari. Il brainstorming di Ghisolfi è già iniziato, ma molto prima di Capodanno Juric e i tifosi della Roma potrebbero accogliere un altro volto nuovo, destinato però a non rimpolpare l’organico tecnico.
I tempi sembrano infatti maturi per la nomina dell’erede di Lina Soulokou nella carica di Ceo. La dirigente greca, dimessasi pochi giorni dopo l’esonero di De Rossi, ha lasciato un vuoto in organigramma che deve essere colmato al più presto, vista la centralità del suo ruolo. Ebbene, dopo qualche settimana di riflessione i Friedkin avrebbero sciolto le riserve. La scelta, sorprendente, è stata fatta e segna una chiara inversione di tendenza rispetto al recente passato.
Rivoluzione Roma, i Friedkin colmano la lacuna: il colpaccio arriva dal top club
Per la prima volta, infatti, la proprietà della Roma non ha optato per un profilo proveniente dall’estero, bensì per un dirigente già ben inserito nel movimento calcistico italiano. Si tratta di Alessandro Antonello, in uscita dall’Inter e subito pronto ad abbracciare una nuova avventura. L’esperto dirigente, legato al club per il quale lavora dal 2015 da un contratto a tempo indeterminato, ricopre attualmente l’incarico di amministratore delegato corporate presso la società nerazzurra, ma ha perso poteri dopo l’avvento di Oaktree. Quale migliore occasione, allora, per Antonello di iniziare una nuova avventura.
Tutto parte dalla stima che i Friedkin nutrono nei confronti del dirigente, favorita da una linea politica condivisa all’interno dell’Eca, struttura della quale Antonello è membro dal 2021. A Roma l’ad uscente dell’Inter si occuperebbe di un’area più ampia rispetto a quella di sua competenza in nerazzurro da nove anni, ma la sfida è stata ritenuta affascinante. La firma dovrebbe quindi arrivare già nei prossimi giorni dopo che Antonello è stato “avvistato” a Roma settimana scorsa con un volo proveniente dalla Svizzera. Un indizio molto chiaro, dal momento che da quelle parti i Friedkin hanno fissato uno dei propri centri operativi europei…