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Mourinho chef: altro che sergente di ferro, ecco la sua dieta ‘turca’ I Tre piatti OBBLIGATORI, ma anche un’eccezione sfiziosa

José Mourinho - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
José Mourinho – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

I risultati tardano ad arrivare, ma a Istanbul l’allenatore del Fenerbahçe non si fa mancare nulla: a tavola e non solo.

Da Londra a Milano, da Madrid a Roma, fino a Istanbul. La carriera da allenatore di José Mourinho si è di fatto svolta solo in città metropolitane. Del resto non si è Special One per caso. Fin dai primi passi come assistente al Barcellona e poi da subentrante al Benfica il tecnico portoghese ha sempre amato le sfide in ambienti caldi.

Il palmares parla chiaro e dimostra come le responsabilità non siano mai pesate più di tanto sulle spalle dell’ex tecnico dell’Inter, al quale è sempre piaciuto assumere la guida di squadre blasonate e dal dna vincente, ma reduci da annate deludenti, con l’intento di rilanciarle in grande stile, in patria e in campo internazionale.

Sedendosi sulla panchina del Fenerbahçe Mou ha accettato di defilarsi rispetto al calcio d’élite, ma senza rifuggire dalle pressioni, che in Turchia non mancano, da parte di media e tifosi. Per il momento le soddisfazioni latitano, se è vero che dopo la cocente delusione dell’eliminazione dalla Champions già in estate ai playoff, anche in Süper Lig il rendimento è deludente.

Il distacco dal Galatasaray di Osimhen capolista è consistente dopo appena due mesi di stagione, così Mourinho è stato chiamato presto ad indossare l’elmetto per difendersi dalle accuse di scarsi risultati, ma anche di uno stile di gioco troppo rinunciatario. Insomma, paese che vai, critiche che trovi, ma la stagione è ancora lunga e la sfida è proprio quella di far ricredere i critici.

Mourinho, vita da re a Istanbul: le ‘spese pazze’ dello Special One

Quel che è certo è che a Mister José non passa neppure per la testa di rinunciare all’incarico. Vuoi per il lauto ingaggio di 10 milioni netti che la società gli dovrà versare fino alla scadenza, fissata per il giugno prossimo. Anzi, Mou punta dritto al rinnovo, sebbene la vita a Istanbul abbia i suoi costi. Un approfondimento del Daily Mail ha portato alla luce alcune delle abitudini più curiose del “Mou alla turca”, dallo stile di vita ai gusti culinari.

La vita di un tecnico è sempre provvisoria e allora, al pari di tanti colleghi, anche Mourinho ha scelto per il momento di non investire sul… mattone turco, bensì di andare a vivere in un hotel. Non uno qualunque, certo, dal momento che il quartier generale mourinhano è il Four Seasons Hotel, struttura a cinque stelle dove una notte può anche arrivare a costare 1200 euro al punto che in tre mesi il conto sarebbe già di 170.000 euro circa. Quanto alla dieta il menu è ristretto, ma viene seguito in maniera molto rigorosa.

José Mourinho Fenerbahce - Instagram josemourinho - Ilgiornaledellosport.net
José Mourinho Fenerbahce – Instagram josemourinho – Ilgiornaledellosport.net

Cosa mangia Mourinho in Turchia? Menu italiano e non solo: tutti i retroscena

Secondo quanto riferito al ‘Daily Mail’ dal personale dell’hotel, ogni cena turca di Mourinho inizia da un antipasto all’insegna di zuppa di pollo. Un modo leggero, ma nutriente, per far partire l’ultimo pasto della giornata al termine di un duro giorno di lavoro. A seguire ecco la conferma di come l’Italia sia rimasta nel cuore dello Special One.

Mourinho infatti non rinuncerebbe mai alla pizza, rigorosamente margherita. Questo il secondo piatto della giornata, accompagnato dall’acqua frizzante. Quindi è già tempo di dessert e anche qui nessuna stravaganza. Per dolce la scelta ricade infatti sempre sul gelato, anche adesso che l’estate è alle spalle. Non noti i gusti preferiti del tecnico portoghese, che tuttavia si concede in qualche serata particolare uno strappo alla regola. Niente cena in albergo, bensì fuga in un ristorante rigorosamente top secret per gustarsi del kebab. Un pizzico di captatio benevolentiae non guasta mai, nella speranza che uno dei piatti tipici di Istanbul non resti il ricordo più piacevole dell’esperienza turca…