Camarda, il sogno di ogni 16enne: l’off-side che non cancella la magia | Tutti i precedenti dei baby-debuttanti
Il baby fenomeno del Milan e del calcio italiano è tornato a fare la storia: nomi da urlo tra i predecessori e non è ancora finita.
“Ma che ne sa la tecnologia delle emozioni di un ragazzo, della sua famiglia e di un intero stadio”. Il partito degli anti-Var si è arricchito di nuove iscrizioni dalla serata di martedì 22 ottobre. Quelle degli incurabili romantici del pallone, che hanno visto maltrattato il proprio cuore da quanto successo nel finale di Milan-Bruges.
Il riferimento è all’annullamento del gol del 4-1 dei rossoneri, che era stato firmato di testa da Francesco Camarda. Al baby prodigio del vivaio erano bastati 13 minuti per raddoppiare il proprio ingresso nella storia del calcio internazionale: già nella top ten degli esordienti più giovani, il gol lo avrebbe fatto schizzare al primo posto assoluto per precocità.
Niente da fare, il check ha certificato il fuorigioco di partenza del classe 2008 sul cross di Reijnders, un altro al quale la tecnologia ha tolto una bella soddisfazione dal momento che nessun olandese nella storia del Milan, neppure i colossi Van Basten, Gullit e Seedorf, aveva mai fatto doppietta e assist nella stessa partita di Champions.
E allora cosa ricorderemo tra qualche anno di questo Milan-Bruges? Le parate decisive di Maignan, il gol olimpico di Pulisic, ma anche il coraggio di Fonseca, oltre alla certezza che nel calcio moderno le cinque sostituzioni sono un alleato quasi infallibile per i top club, i cui tecnici possono attingere a piene mani alla propria panchina.
Debutto da record, poi danno e beffa: la folle notte di Francesco Camarda a San Siro
I belgi non hanno neppure fatto in tempo a sorridere per l’uscita di Leao che sono stati castigati dai subentranti d’oro. Da Chukwueze a Okafor, fino al rookie dei rookie, Francesco da Milano, che ha cancellato altri due “zero” dal proprio score. Bene il primo, quello delle presenze in Europa, un po’ meno il secondo, dal momento che al danno del gol annullato si è aggiunta la beffa dell’ammonizione per la maglia volata via.
Dieci anni fa sarebbe stata tutta un’altra musica: gol confermato e gioia irrefrenabile, ma in fondo è anche giusto che la carriera da bomber seriale non inizi in modo “viziato”. Al termine del match Francy ha mostrato una lucidità invidiabile. “Il Var mi ha fatto uno scherzo – ha detto – Sono deluso, ma sono cose che succedono. Resta il giorno più bello della mia vita”.
Camarda, la caccia a nuovi primati continua: fissato il prossimo obiettivo
Del resto quello che contava davvero è successo, ovvero far slittare il giorno dell’esordio in A a… secondo giorno più bello della vita. Poco meno di un anno dopo quel 25 novembre 2023 che lo aveva fatto diventare l’esordiente più verde di sempre in campionato è stata la volta del battesimo in Champions. Questa volta niente primato, anzi pure il podio è lontano, se è vero che con i suoi 16 anni, 7 mesi e 12 giorni Camarda si è collocato “solo” al 7° posto della graduatoria all time, guidata da Youssoufa Moukoko del Borussia Dortmund con 16 anni e 18 giorni, davanti a Lamine Yamal e al “reduce” Celestine Babayaro, unico sopravvissuto degli anni ’90 nella top 15.
Francesco è comunque diventato il più giovane italiano di sempre a mettere piede nel torneo dei sogni, migliorando il primato di Moise Kean, che esordì a 16 anni, 8 mesi e 25 giorni in Siviglia-Juventus del 2016. Non male e per il momento può bastare così anche perché per diventare il più giovane marcatore di sempre in Champions c’è ancora tempo. Quanto? Fino alla fine della prima fase, se è vero che il record attuale appartiene allo stesso Yamal, a segno contro l’Inter nel 2019 a 17 anni e 40 giorni. Quattro mesi: un’eternità per chi, come Francesco, ha già fatto le prove generali…