“Sì, ho detto no”: Roma, ecco la confessione totale | Dietrofront a accordo chiuso e contratto pronto, tutto è saltato per un motivo preciso
In casa giallorossa il turbinio di eventi e colpi di scena è senza fine. Spunta un retroscena, tifosi senza parole.
La sfera giallorossa della Capitale non ha ancora assorbito l’esonero di Daniele De Rossi. L’ex Capitan Futuro è apparso ad un paio di eventi pubblici dopo essere stato sollevato dall’incarico di guida tecnica del proprio club del cuore, senza però voler entrare nel merito di quella che resta una ferita aperta.
Vuoi per la precocità della decisione dei Friedkin, dopo appena quattro giornate di campionato, vuoi per il fatto che la rosa è stata ritoccata in maniera significativa sul finire del mercato, con l’ex allenatore che ha potuto lavorare con l’organico al completo solo per pochi giorni, alla parte più calda del tifo romanista, e non solo, quell’esonero è parso un’ingiustizia.
Va tuttavia detto che l’accesa contestazione nei confronti della proprietà non ha sfiorato il successore di De Rossi, Ivan Juric. Al tecnico croato i tifosi giallorossi vogliono concedere un doveroso periodo di tempo prima di giudicare. Il campo ha detto proprio questo, dal momento che le prestazioni della squadra, prima ancora che i risultati, sono stati altalenanti dopo la svolta.
È comunque doveroso ricordare come quella di Juric non sia stata la prima scelta per il dopo De Rossi. Secondo rumors accreditati, infatti, la società giallorossa ha provato a sondare Stefano Pioli, già in passato vicino alla panchina della Roma, ma l’ex allenatore del Milan era ormai in parola con l’Al-Nassr e ha declinato la proposta.
Roma, la parabola del figlio di Trigoria: da fuori rosa a titolare
Nulla da fare neppure per Thomas Tuchel, evidentemente alla caccia di una sfida più sfiziosa, o semplicemente che gli dia più garanzie in termini di competitività, dopo l’esonero dal Bayern Monaco. Juric ringrazia e del resto la storia del calciomercato è come noto scandita da una serie di sliding doors. La Roma ne sa qualcosa anche alla voce giocatori, relativamente a un caso che ha scosso l’ultima sessione estiva.
Tra i tanti giocatori considerati esuberi che il ds Florent Ghisolfi si è trovato a cercare di cedere c’era infatti anche Nicola Zalewski. L’esterno di origini polacche, il cui contratto con la Roma scadrà nel giugno 2025, è stato infatti ad un passo dal dire addio al club nel quale è cresciuto e con il quale ha debuttato in Serie A. Dopo aver rifiutato il rinnovo proposto dal club e aver disputato le prime partite della stagione Zalewski era infatti finito fuori rosa.
Zalewski e la verità sul no al Galatasaray: “Ho fatto la scelta giusta”
Lo stesso De Rossi aveva fatto accenno alla vicenda in una delle sue ultime conferenze stampa da allenatore della Roma, attraverso parole che avrebbero irritato il club. La verità è che Zalewski è stato a un passo da un cambio di maglia, ma non di… colori, visto l’interessamento del Galatasaray, prima di declinare la proposta per motivi personali: “C’era un’ottima offerta sul tavolo, ma ci ho pensato un po’, ho parlato con la mia famiglia e penso di aver fatto ciò che era meglio per me” ha svelato il giocatore durante un’intervista rilasciata a TVP Sport durante il ritiro della nazionale polacca.
Complice l’infortunio di Saelemaekers e l’emergenza sulle fasce, Zalewski è poi stato reintegrato, giocando da titolare la partita contro il Monza: “Essere rientrato normalmente in rosa mi ha fatto molto contento” ha aggiunto il giocatore nativo di Tivoli. La sua avventura in giallorosso potrebbe comunque concludersi tra pochi mesi, in assenza di rinnovo. Chissà se a quel punto torneranno a suonare altre sirene giallorosse, ma di diversa provenienza…