Dovbyk ora è un mistero: nazionale, Roma, allarme e paura I La verità la conoscono solo in tre
Il centravanti ucraino ha iniziato a segnare con continuità in giallorosso, ma a Trigoria ci si interroga sulle sue condizioni.
Zero gol nelle prime tre uscite ufficiali, quattro nelle successive cinque, cui aggiungere un assist messo a referto. I numeri non sono sempre un indicatore fedele nel calcio, ma nel caso di Artem Dovbyk tutto fa pensare che l’inserimento nel calcio italiano sia in fase più che avanzata.
Il centravanti ucraino era arrivato alla Roma con sulle spalle un peso non indifferente. Anzi, due. Prima l’eredità di Romelu Lukaku, il centravanti al quale i tifosi giallorossi avevano appena fatto in tempo ad affezionarsi, prima che le pretese del Chelsea per il riscatto del cartellino spingessero l’ex interista lontano dalla Capitale dopo appena 12 mesi.
Poi, il peso di quei 24 gol segnati al primo anno in Liga con il Girona, valsi il titolo di Pichichi. D’accordo che nel campionato spagnolo non giocano più leggende come Cristiano Ronaldo o Leo Messi, ma il popolo romanista non è abituato ad applaudire con la propria maglia il capocannoniere di uno dei tornei più importanti e competitivi d’Europa. Insomma, il ragazzo avrà anche avuto 27 anni, ma l’asticella delle aspettative era alta.
Si aggiunga che il livello delle sue prestazioni ad Euro 2024 è stato scadente ed ecco che il rischio era quello di bruciarsi subito in una squadra peraltro come la Roma che non ha vissuto un inizio facile a livello ambientale. Eppure, dopo qualche gol sbagliato di troppo, Artem ha iniziato a prendere la misura alle… porte italiane e i numeri iniziano appunto ad essere confortanti.
Roma, scatta l’allarme Dovbyk: le sue condizioni diventano un giallo
Va detto che il bilancio alla seconda sosta per le nazionali è ancora in… passivo, dal momento che l’ammontare delle reti facili sbagliate dall’ucraino è superiore a quello dei gol realizzati, ma è confortante che il ragazzo stia prendendo l’abitudine di segnare quasi solo gol decisivi. È successo contro Genoa, Bilbao e Monza, ma pure contro l’Udinese, dal momento che Dovbyk ha realizzato in quell’occasione la prima delle tre reti dei giallorossi.
Insomma a Ivan Juric non resta che sperare che Artem continui a stare bene, dal momento che la sua riserva naturale, Eldor Shmorudov, non sembra dare le stesse garanzie in termini di prolificità, come si è visto in Europa League contro l’Elfsborg. In questo senso contradditorie e misteriose sono le indicazioni che arrivano dall’Ucraina.
Ucraina, Dovbyk in campo da acciaccato: Juric incrocia le dita
Dovbyk sembrava infatti destinato a saltare la seconda delle due sfide della propria nazionale in Nations League dopo aver dovuto rinunciare all’allenamento della vigilia a causa di un affaticamento. Dalla nazionale ucraina, impegnata sul campo della Repubblica Ceca, era comunque emersa tranquillità. L’assenza dell’ex Girona era infatti dovuta solo a motivi precauzionali. Inevitabile, comunque, che a Trigoria scattasse l’allarme in vista del ciclo di ferro alle porte a cominciare dalla partita contro l’Inter.
“Artem ha avuto solo un piccolo problema” aveva detto il ct Rebrov alla vigilia del match. Forse però neppure l’ex gemello del gol di Andriy Shevchenko aveva osato immaginare che il proprio centravanti giocasse dall’inizio, disputasse 80 minuti e trovasse pure un gol, fondamentale per l’1-1 finale che tiene in corsa l’Ucraina nel gruppo 1 della Lega B. Quali siano realmente le condizioni di Dovbyk lo sanno quindi solo all’interno della nazionale. Presto anche Juric apprenderà la “verità” e con il croato tutto il popolo romanista, pronto per continuare a godersi l’escalation realizzativa del nuovo beniamino.