Guardiola sì all’Italia: “È un piacere essere qua” | Il genio del calcio accolto da un’ovazione e ritrova un amico iconico
L’allenatore del Manchester City riabbraccia un ex compagno e esce allo scoperto sul proprio futuro professionale.
Gli scricchiolii si sentono, ma per il momento in tanti fanno finta di non udirli. In casa Manchester City sembrano maturi i tempi per una svolta epocale. La gloriosa epoca di Pep Guardiola sembra essere arrivata agli sgoccioli, con tutte le conseguenze del caso sulla linea di continuità di successi di un club che è già leggenda.
A stagione in corso, anzi appena iniziata, nessuno si sbilancia con certezza, sebbene quel contratto in scadenza a giugno sia più di un segnale. Anche perché è noto che quando si vince e si rivince l’unica cosa che si vuole rifare è… vincere ancora. Per i grandi dello sport internazionale non esiste la parola assuefazione, la fame è sempre ai massimi livelli. Pertanto, anche senza l’amico Jürgen Klopp, Guardiola vuole confermarsi re della Premier e tornare a esserlo della Champions League.
Eppure la notizia dell’addio al City di Txiki Beguiristain sembra avvicinare la fine dell’epopea del tecnico catalano sulla panchina dell’Etihad. Guardiola e il dirigente sono due veri e propri gemelli diversi, uniti dai tempi in cui erano compagni al Barcellona e poi nell’avventura inglese, con Beguiristain dirigente fondamentale per i successi del club.
Il suo sostituto è già stato scelto e sarà Hugo Viana, ma è tutto da dimostrare che Pep voglia rimettersi in gioco cercando di aprire un nuovo ciclo. L’allenatore simbolo degli ultimi 20 anni si mette quindi sul mercato? Può essere, se ne saprà di più tra qualche mese e nell’attesa fantasticare non costa nulla. Così come sognare che Pep scelga di tornare in Italia, il paese dove ha giocato per tre anni tra Roma e Brescia dopo la fine della lunga militanza nel Barcellona.
Pep Guardiola torna in Italia: sorpresa da brividi in diretta
Il legame tra Guardiola e il Belpaese è noto. Più a livello empatico che calcistico, ma dopo che si è vinto tanto si potrebbe anche decidere di tornare dove si è stati bene, privilegiando il lato umano a quello tecnico. Per il momento bisogna comunque accontentarsi di un blitz inatteso, quello di cui Guardiola è stato protagonista durante la pausa dei campionati per le nazionali.
Dopo aver preso parte al Festival dello Sport di Trento, il tecnico del Manchester City ha accettato l’invito di Fabio Fazio apparendo nella puntata di ‘Che tempo che fa’ del 13 ottobre, sul Nove. Una lunga e divertente chiacchierata, con tanto di gradito fuoriprogramma. In collegamento da Caldogno c’era infatti Roberto Baggio, ex compagno di Pep a Brescia. I due sono rimasti in ottimi rapporti e hanno rinverdito il biennio vissuto insieme, ricordando con commozione la figura di Carletto Mazzone e regalando qualche succoso retroscena.
Guardiola-Baggio, l’amarcord in tv fa impazzire i fans
“Non mi dimentico come Roberto mi accolse dopo 11 anni di Barcellona – le parole di Guardiola, che non ha poi saputo trattenere le lacrime quando il discorso è caduto su Mazzone, con il quale è rimasto in rapporti fino alla fine – In questa realtà provinciale si giocava una partita alla settimana e quando si vinceva si godeva, non come nelle grandi squadre”. E c’è spazio per citare un altro campione di quel Brescia..: “Roby pensavo fosse serio, invece con Luca Toni era l’anima della squadra”.
Tra uno sfottò e l’altro a Fazio, sampdoriano doc, sulla finale di Champions 1992 tra i blucerchiati e il Barcellona (“Non mi sono mai pentito di averla vinta”) e sulle proprie preferenze… cittadine (“Se allenerò in Italia sarà al Genoa” ha scherzato Pep), Guardiola ha regalato qualche dribbling sul proprio futuro: “Devo riflettere sul mio futuro, non ho ancora deciso. Io nuovo ct dell’Inghilterra? No, ma tutto può essere…”. Infine una decisa presa di posizione sul tema GOAT: “Forse è una mancanza di rispetto a Pelé e Maradona, ma io dico che Messi è stato il giocatore più forte di tutti i tempi”.