La Juve lo vende subito: pazienza finita, messo alla porta | Sembrava follia fino a un mese fa: “Ma coi suoi soldi ne compro 4”
Dopo aver rivoluzionato la rosa in estate a suon di colpi, in casa bianconera è già tempo di primi bilanci: un insospettabile a rischio.
Costruire in un’estate una rosa in linea con la filosofia calcistica del nuovo allenatore, molto diversa da quella del predecessore. Il tutto senza mai perdere di vista le esigenze di bilancio anche a costo di sacrificare alcuni ruoli ritenuti non primari. Una mission più difficile del cubo di Rubik? Non per Cristiano Giuntoli.
Dopo la prima stagione di anticamera forzata, dovuta all’impossibilità di fare mercato per motivi di bilancio dettati anche dall’assenza dalle coppe, l’uomo-mercato della Juventus ha potuto sbizzarrirsi nell’estate 2024, quella dell’arrivo di Thiago Motta sulla panchina bianconera al posto di Max Allegri, il cui addio traumatico ha preso forma dopo il trionfo in Coppa Italia.
Complice anche l’arrivo in società di alcuni storici uomini di fiducia, uno degli artefici del terzo scudetto del Napoli ha sostanzialmente raggiunto gli obiettivi prefissati, compreso quello di rispettare le esigenze economico-finanziarie del club. Ora la palla passa all’allenatore, già sulla buona strada nella trasmissione dei propri concetti alla squadra.
Certo, qualche tassello di una grande squadra che punti al vertice o comunque a restare aggrappata il più a lungo possibile al treno scudetto può anche diventare importante quasi per caso. Si pensi a Weston McKennie, che dopo due estati da separato in casa è riuscito a stregare dopo Allegri pure Motta, passando in poche settimane da esubero a titolare.
Da colpo a delusione: la Juventus e le spine del mercato
Il reparto di centrocampo è quello in cui la Juventus ha cambiato maggiormente pelle rispetto alla scorsa stagione. Vuoi per il gradito di ritorno di Nicolò Fagioli, dopo la lunga assenza per i noti motivi, vuoi per gli innesti di Khephren Thuram, Douglas Luiz e Teun Koopmeiners. Al momento, tuttavia, nessuno dei tre è ancora riuscito a convincere del tutto tecnico, società e tifosi. E le conseguenze potrebbero essere clamorosamente imprevedibili.
Se il francese è stato condizionato da qualche infortunio e l’olandese da un mix tra sfortuna ed equivoci tattici, è innegabile come i primi due mesi italiani di Douglas Luiz siano stati da dimenticare. L’ex Aston Villa era stato il primo acquisto estivo della nuova Juventus nella maxi operazione dai contorni anche… contabili che portò a Birmingham Iling Jr e Barrenechea, entrambi poi presto smistati in prestito dagli inglesi.
Douglas Luiz e l’impatto shock con il calcio italiano: la Juve riflette
Thiago ha esitato a inserire Douglas nella formazione titolare, probabilmente a causa di qualche difficoltà di troppo intravista in allenamento. Si aggiunga lo zampino della sfortuna che si è messo di mezzo negli spezzoni giocati contro Lipsia e Cagliari, durante i quali il brasiliano è stato protagonista di altrettanti rigori procurati ed ecco che l’allarme ha iniziato a suonare veramente.
Douglas Luiz è a bilancio per 50 milioni con ingaggio da 9 lordi fino al 2029. Impensabile, oggi, pensare ad una cessione già a gennaio, che rappresenterebbe un bagno di sangue sul piano economico. Club e allenatore continuano a credere nell’investimento effettuato, ma un prestito a metà stagione è possibile. Anzi, secondo quanto riportato su X da Paolo Paganini di Rai Sport con il risparmio dell’ingaggio e magari un modesto incasso per la cessione a titolo temporaneo, Giuntoli potrebbe inserire in organico un difensore centrale che tamponi l’assenza di Bremer e magari anche un vice Vlahovic, qualora l’assenza di Milik perdurasse. Se poi spuntasse una “folle” super offerta per Douglas tutto diventerebbe possibile, a meno che il nazionale brasiliano non riesca a prendersi la Juve entro Natale…