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Osihmen alla Juventus, clamoroso: le firme con l’attaccante sono a un passo | Ribaltone finale consumato sottotraccia

Victor Osimhen - Instagram victorosimhen9 - Ilgiornaledellosport.net
Victor Osimhen – Instagram victorosimhen9 – Ilgiornaledellosport.net

L’opulento mercato estivo dei bianconeri ha lasciato scoperti alcuni ruoli chiave: attacco ridotto all’osso, Giuntoli ha trovato la soluzione.

Ricostruire una squadra in una sola sessione di mercato rappresenta una sfida ai limiti dell’impossibile per qualunque dirigente, anche il più esperto. Ne sanno qualcosa in casa Juventus, dove a Cristiano Giuntoli non sono bastate tre sessioni per dare un nuovo volto definitivo ai bianconeri.

Accolto con molta fiducia, ma anche un pizzico di scetticismo, nell’estate 2023, poche settimane dopo aver firmato in bella mostra il capolavoro del terzo scudetto della storia del Napoli il dirigente toscano, da sempre tifoso dei bianconeri, avrebbe voluto incidere subito sul club, ma si è trovato con le mani legate per un anno.

Tra la difficile coesistenza, tattica e umana, con Max Allegri, fino all’impossibilità di “griffare” il mercato, vuoi per l’assenza dei propri uomini di fiducia, arrivati solo la scorsa estate, vuoi perché in assenza della Champions League sono mancati i fondi per mettere mano alla rosa. Così l’interlocutorio colpo Tim Weah e poi gli inapprezzabili ritocchi di gennaio, Tjago Djalò e Carlos Alcaraz, avevano fatto nascere i primi dubbi pure sulle qualità di Giuntoli.

Perplessità spazzate via in un’estate piena di fuochi d’artificio, resi indispensabili dalla necessità di adattare la rosa al credo tattico di Thiago Motta, troppo diverso però da quello di Allegri per far sì che, senza mezzi infiniti a disposizione, venissero colmate tutte le lacune presenti in organico. Qualcuna è quindi rimasta, più in termini numerici che qualitativi.

Juventus, la coperta in attacco è corta: il sogno proibito chiamato Osimhen

La Juventus che cercherà di tornare a vincere lo scudetto e di sognare in Champions si ritrova infatti in autunno con una coperta già corta in difesa e in attacco. E se là dietro il grave infortunio occorso a Bremer può essere archiviato alla voce fatalità, il fatto che Dusan Vlahovic non abbia una vera alternativa era annunciato. Il 9 di riserva sarebbe dovuto essere Arek Milik, fermo tuttavia fino a gennaio per il protrarsi dei problemi al ginocchio. Una soluzione va trovata e il “ticket” Giuntoli-Motta sembra essere arrivato a dama.

Detto che gli attaccanti esterni presenti in rosa mal si adattano a giostrare da prime punte, eccezion fatta parzialmente per Nico Gonzalez, dalla Turchia rimbalza la voce di un clamoroso pressing della Juventus su Victor Osimhen. La pista che conduce al nigeriano, rilanciatosi in prestito al Galatarasay, ma ancora di proprietà del Napoli, sembra però impossibile. Vuoi per i costi, vuoi per il fatto che De Laurentiis non appare disposto a rinforzare una diretta concorrente. Se ne parlerebbe solo in estate qualora prendesse forma il divorzio tra la Juve e Vlahovic. Ad oggi improbabile e in ogni caso per quella data ADL conta di aver già fatto cassa per Osi.

Cristiano Giuntoli - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Cristiano Giuntoli – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

La Juve fa spesa in Spagna: l’attaccante può arrivare dal Barcellona

La vera, nuova pista per l’attacco della Juventus a gennaio conduce allora in Spagna e porta il nome di Ferran Torres. L’esterno del Barcellona, classe 2000, piace a dirigenza e allenatore della Juventus ed ha tutte le caratteristiche giuste per completare la prima linea dei bianconeri. Duttilità che gli permette di agire da esterno, sottopunta o attaccante centrale, esperienza internazionale nonostante la giovane età e un discreto senso del gol.

Secondo quanto riportato da ‘Todofichajes.com’ a Torino si studia la prima proposta ai catalani, che valutano il proprio giocatore non meno di 30 milioni, ma che, complici le note sofferenze di bilancio, potrebbero anche accettare di trattare sulla base di un prestito con diritto di riscatto “mascherato” da obbligo, sulla falsariga di quanto fatto dal Porto per Francisco Conceiçao.