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“Ma come ti sei ridotto?” Assurdo bodyshaming, il campione preso di mira con offese e insulti | Ma c’è chi si preoccupa davvero

Stadio - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Stadio – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Tra prese in giro e allarme: le foto dell’ex fuoriclasse tornato in campo per una partita tra vecchie glorie dividono la rete.

Dura la vita dell’ex calciatore… ma non troppo. Il momento in cui si decide di appendere le fatidiche scarpette al chiodo coincide per un professionista con il vero e proprio inizio di una nuova esistenza. O meglio, di quella “vera”.

Perché il rituale caso-campo d’allenamento e ritorno, che vale per tutta la settimana, e ritiro-partita, nel weekend, sarà anche visto come una sorta di “prigione” da ragazzi nel pieno della gioventù, ma costretti per motivi professionali a rinunciare a quasi tutti i divertimenti e le distrazioni degli uomini della loro età. Tuttavia, proprio quando tutto cambia ci si accorge di quanto quella vita fosse elitaria. Non solo dal punto di vista economico.

Il passaggio alla quotidianità dei “comuni mortali” non è indolore per tutti. Anzi. Sono tante le storie di calciatori anche famosi che non hanno saputo farsi una ragione del cambio radicale delle proprie abitudini una volta che i riflettori si sono spenti, i giornalisti non si fanno più sentire e l’adrenalina pre-partita è solo un ricordo.

Anche per questo tanti fanno il possibile per restare nell’ambiente. Allenatori, dirigenti o opinionisti, qualunque idea è buona per rimanere a contatto con quel mondo nel quale si è sempre vissuti. E poco importa se i risultati della nuova carriera non sono entusiasmanti e se non si riesce neppure a mantenere una forma fisica accettabile. Perché la classe resta tale, alla faccia di chi sfotte per qualche chilo di troppo, conseguenza (quasi) naturale del nuovo lifestyle.

Wayne Rooney torna in campo: magie e critiche

Nei tempi in cui i social danno voce a tutti, infatti, gli ex calciatori non sono immuni dalle barbarie più frequenti nelle quali è facile incappare in rete. Perché quando si segnano gol pesanti e si è in perfetta forma si è idoli, quando il tempo passa e ci si è fatti nuovi beniamini si possono anche deridere quelli vecchi, la cui colpa è solo quella di non essere rimasti in forma.

Questo è quanto accaduto a Wayne Rooney, sceso in campo a settembre a Old Trafford in una partita di vecchie glorie tra Manchester United e Celtic. La legend dei Red Devils e della nazionale inglese, classe ’85, che ha intrapreso da tempo la carriera da allenatore, è dal maggio scorso il tecnico del Plymouth, nobile decaduta militante ora in Championship. I risultati stentano ad arrivare, così durante una pausa del campionato Wazza si è tolto la soddisfazione di rimettere le scarpette chiodate.

Wayne Rooney - Instagram waynerooney - Ilgiornaledellosport.net
Wayne Rooney – Instagram waynerooney – Ilgiornaledellosport.net

Tra bodyshaming e preoccupazione: lo stato di forma di Rooney spacca il web

I risultati sono stati soddisfacenti, dal momento che Rooney ha aperto le marcature nel primo tempo con un magistrale calcio di punizione che ha esaltato i tifosi dello United, ai quali la nostalgia non poteva che salire considerando le difficoltà attuali della squadra di Ten Hag. Peccato che, dopo gli olé per la prodezza da palla inattiva, Rooney sia diventato bersaglio delle critiche più feroci e biasimevoli da parte di leoni da tastiera.

L’ex attaccante è infatti apparso visibilmente appesantito. Rotondità accentuate dalla maglietta attillata, corsa non troppo spedita, barba lunga e fiato corto sono bastati agli internauti per trasformare Wayne in un bersaglio da bodyshaming. Per fortuna non tutti coloro che hanno commentato lo stato fisico di Rooney sul web hanno puntato il dito in tono ironico sull’ex calciatore, sottolineando al contrario la propria preoccupazione per un uomo di meno di 40 anni che non ha certo il classico fisico di un allenatore. Magari non di successo, ma ancora in tempo per ottenerlo…