Juve, “No comment” inevitabile, ma ormai è fatta. La botta è di quelle che si faranno sentire a lungo
L’euforia per il trionfo di Lipsia è già svanita in casa bianconera: la notizia ufficiale gela tifosi e mister, costretto a correre ai ripari.
Notti come quelle che la Juventus ha vissuto a Lipsia possono far girare una stagione. A prescindere dal risultato finale. Perché anche se nel convulso finale all’assalto dei padroni di casa Perin fosse stato costretto a raccogliere in fondo alla rete il pallone del 3-3, le uniche differenze sarebbero state a livello di classifica.
Sul piano della personalità e della mentalità, i bianconeri hanno vissuto in terra tedesca una sorta di corso intensivo ed accelerato. Il Thiago Motta-pensiero sembra aver già folgorato le menti dei giocatori bianconeri e lo si è visto prima di tutto nel cambio di passo operato tra primo e secondo tempo.
Durante la prima frazione la Juventus aveva gestito di più e meglio il pallone, ma senza pungere, anzi andando al riposo in svantaggio. Dagli spogliatoi è però tornata una squadra famelica, ma soprattutto tetragona, decisa a imporre il proprio gioco e a cercare la vittoria a tutti i costi e contro tutti, sfortuna ed episodi sfavorevoli.
Un pizzico di buona sorte nella difesa, questa sì, tutta cuore nei minuti finali è servita, ma non si può certo dire che la dea bendata mercoledì sera si fosse bardata di bianconero. Prova ne siano i due infortuni che hanno colpito due punti fermi della squadra nei primi 10 minuti. Prima Gleison Bremer e poi Nico Gonzalez si sono dovuti arrendere costringendo Thiago a usare due dei tre slot a disposizione per le sostituzioni.
Juventus, la doccia fredda dopo l’impresa: infortunio shock, Thiago Motta perde una colonna
Niente ha tuttavia potuto fermare il carattere di questa Juventus, trasformata sul piano ideologico prima ancora che su quello tecnico. Eppure, la gioia per una delle imprese più belle compiute dal club in campo internazionale è stata spazzata via già poche ore dopo dall’esito degli esami strumentali ai quali si sono sottoposti i due calciatori.
“Sarebbe stato meglio perdere la partita piuttosto che Gleison per tutta la stagione” è stato uno dei commenti social più gettonati nel day after Lipsia. Già, perché la stagione di Bremer è fortemente compromessa dopo che gli esami hanno evidenziato la “lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro”. Per il brasiliano previsti almeno sei mesi di stop, mentre Gonzalez, che ha rimediato una lesione di basso grado del retto femorale della coscia destra, il rientro è fissato per dopo la sosta di metà ottobre.
Stagione compromessa finita per Bremer: come cambia la difesa della Juventus
Bremer si è infortunato nei primi minuti in un contrasto con Openda. L’ex torinista, che ha ricevuto anche lo sportivo in bocca al lupo del proprio ex club, è franato a terra dopo un movimento innaturale del ginocchio e fin da subito si è temuto che si trattasse di un infortunio grave. “Difficile trovare le parole in questo momento così difficile. Sarà un’opportunità per crescere, migliorare e tornare più forte” il primo commento del brasiliano.
Immediate le testimonianze di affetto dei compagni, mentre Thiago ùgià pensa a come ricostruire la difesa senza il suo baluardo. A fianco di Gatti e Kalulu si va verso l’inevitabile ricoinvolgimento di Danilo, finora in fondo alle gerarchie del tecnico, pronto però anche a rivalutare Juan Cabal, il cui ruolo naturale è proprio quello di centrale, e in possesso di caratteristiche simili a quelle di Bremer.