Vlahovic dice no: “Non mi bastano”, ecco quanto chiede I O così, o arriva a scadenza e va via a zero euro
Tornato protagonista anche in Europa, per il centravanti inizia ad affacciarsi la scottante tematica del rinnovo di contratto: parti distanti.
“La gente parla, io segno”. L’esultanza polemica con cui Dusan Vlahovic ha accompagnato la seconda doppietta del suo campionato, ancora in trasferta, sul campo del Genoa, dopo quella di fine agosto a Verona, ha confermato quanto l’attaccante della Juventus viva con sofferenza le critiche ricevute.
Proprio pochi giorni prima del match di Marassi, il centravanti dei bianconeri aveva espresso una sorta di mea culpa, ammettendo di dover imparare a gestire meglio i momenti difficili, tanto fuori quanto dentro il campo, e le relative critiche. Leggi le più o meno lunghe astinenze dal gol, normali nel percorso di un attaccante.
Del resto il passaggio dalla gestione Allegri a quella Thiago Motta ha portato cambiamenti sostanziali nello stile di gioco di Vlahovic, oltre che di tutta la Juventus. Dusan non è più infatti “solo” il terminale offensivo della squadra, seppur spesso votato all’isolamento, come accaduto fino a mesi fa, bensì l’ultimo tassello di un gioco fatto di interscambi di posizione continui tra centrocampo e trequarti. Lo si è visto nella magica notte di Lipsia, dove oltre ad inventarsi due gol d’autore Vlahovic ha dialogato con i compagni tenendo sempre corta la squadra. Il manuale del centravanti perfetto.
L’ex allenatore del Bologna è comunque consapevole di non poter trasformare il proprio numero 9 in un novello Zirkzee, il centravanti mobile che tanto ha inciso nell’annata da sogno vissuta dai rossoblù la scorsa stagione. I due giocatori sono diversi dal punto di vista tecnico e delle caratteristiche, più che da quello morfologico, per poter chiedere loro di fare le stesse cose in campo. Vlahovic continuerà quindi a essere l’uomo al quale la Juventus chiede i gol per restare in corsa per lo scudetto fino alla fine della stagione e per fare più strada possibile in Champions League
Vlahovic-Juventus, quale futuro? Il tema-rinnovo entra nel vivo
Il problema per Motta e per tutto il pianeta juventino è che oltre al naturale processo di crescita tecnico-tattica che Vlahovic deve completare, il centravanti rischia di essere distratto a breve da un’altra questione di primaria importanza, legato al proprio futuro. Pur essendo legato alla Juve per un altro anno e mezzo, infatti, il nodo-contratto sta per trasformarsi in un caso sulla scrivania di Cristiano Giuntoli.
Scottati dal caso Chiesa, volato a Liverpool a fine mercato estivo per 12 milioni appena 9 mesi prima dello svincolo, in Corso Ferraris non vogliono correre alcun rischio sul fronte Vlahovic. Urge quindi iniziare ad affrontare il prima possibile il tema-rinnovo, sul quale però pesa il gravoso ingaggio percepito a Torino dall’ex Fiorentina.
Il piano Juve per tenersi Vlahovic: il bomber serbo dice no
Approdato alla Juventus nel gennaio 2022 per 70 milioni, Vlahovic ha firmato un contratto particolare con ingaggio a salire dai 7,5 milioni del primo anno ai 12 dell’ultimo. Il piano della Juve, come riportato da Telelombardia, sarebbe quello di prolungare fino al 2028, ma con una base fissa di “soli” 8 milioni, spalmando così su più anni parte dei soldi dovuti al giocatore sulla base del vecchio contratto. Dusan e l’agente Darko Ristic non gradiscono però questa ipotesi. Il dialogo si è quindi bloccato sul nascere e non riprenderà prima di dicembre, quando Ristic sarà atteso in Italia.
Qualcosa per quella data sarà cambiato, la posizione della Juventus nelle classifiche di campionato e Champions più definita, magari anche grazie ai gol di Vlahovic. Al momento DV9, per il quale non si sono comunque registrate offerte significative nelle ultime sessioni di mercato, non vuole pensare al proprio futuro. L’estate 2025 non è però così lontana. Entro quella data alla Juve serviranno certezze.