La Roma si blinda: accordo trovato, rinnovo a 2 milioni e firma I Mancano solo i dettagli
Le prime partite della gestione Juric hanno messo in evidenza la bontà di alcune recenti scelte di mercato: il top player resta a Trigoria.
Carattere, personalità nel sapersi opporre alle avversità anche ambientali, leggi forti contestazioni durante le partite, e un pizzico di fortuna. Sono questi, oltre alle qualità tecniche del gruppo, i pregi che la Roma targata Ivan Juric ha già mostrato di possedere nelle prime uscite.
Il calendario è stato discretamente clemente con il tecnico croato, che ha avuto la possibilità di iniziare con tre partite di fila all’Olimpico. Il bilancio di due vittorie e un pareggio contro Udinese, Athletic Bilbao e Venezia è confortante sul piano dei risultati, meno da quello delle prestazioni, andato in calando negli ultimi due incontri.
Già dalla trasferta di Europa League contro l’Elfsborg e da quella successiva in campionato contro il Monza prima della sosta Juric ha capito in primo luogo che anche lontano da casa il sostegno dei tifosi giallorossi non mancherà mai, ma anche che il processo di assimilazione delle sue idee di gioco da parte del gruppo richiede tempo.
In tal senso la pausa potrebbe aiutare, ma fino ad un certo punto, dal momento che tanti giocatori lasceranno Trigoria per unirsi alle proprie nazionali. Appare certo che l’allenatore insieme al proprio staff lavorerà sulla parte atletica, sia per testare la condizione generale della rosa che ha ereditato in corsa, sia perché per giocare il calcio di Juric è fondamentale avere gambe che girano.
La Roma scopre un nuovo insostituibile: talento da blindare, rinnovo in vista
Il tecnico croato è consapevole di starsi giocando un’occasione importante per la propria carriera, ma anche di stare allenando la rosa più forte mai avuta a disposizione. Un’ottima base di partenza, ma sulla quale non ci potrà cullare troppo. Non sempre, infatti, i gol di Dybala o le giocate di Pellegrini o i salvataggi di Hummels, quando il tedesco sarà in condizione, potranno bastare per vincere le partite.
In realtà, tuttavia, l’elenco dei top players della rosa romanista merita di essere allargato. Se infatti la partita contro il Venezia è stata quella dell’epifania di Niccolò Pisilli, il talento cresciuto a Casal Palocco che promette di rinnovare l’elenco dei figli di Trigoria sbocciati in prima squadra, anche in difesa si sono registrate giocate di livello. Così come in porta, dove la Roma può ormai contare su una certezza.
Da eterno secondo a uomo mercato: l’irresistibile ascesa di Mile Svilar
I tre interventi decisivi sfornati da Mile Svilar contro i lagunari fanno del serbo di passaporto belga uno dei punti fermi della Roma d’oggi, ma possibilmente anche del futuro. Il portiere promosso titolare in pianta stabile da De Rossi a metà della scorsa stagione al posto di Rui Patricio ha dimostrato di non aver vissuto solo un semestre di grazia. Per questo la società è al lavoro per allungare il suo contratto in scadenza nel prossimo giugno.
Importanti club italiani ed esteri si sono già mossi sotto traccia per avere informazioni sul classe ’99, esploso nella Capitale dopo un lustro da riserva al Benfica. L’intuizione dell’ex ds della Roma Tiago Pinto sta quindi per essere premiata dal suo successore Florent Ghisolfi, pronto a sottoporre a Svilar il rinnovo fino al 2026 con adeguamento d’ingaggio a due milioni a stagione. Stesso “trattamento” dovrebbe ricevere Renato Bellucci Marin, il brasiliano classe 2006 arrivato a Roma nel gennaio scorso e ancora in attesa di rinnovo. Gli addetti ai lavori giurano sulle sue qualità e il futuro dei pali giallorossi potrebbe essere suo. Quello prossimo, però, sarà ancora di Svilar.