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“Pantani, sono arrivati prima di noi”: rivelazione choc della Scientifica, la nuova verità sul caso-scandalo della morte del Pirata

Marco Pantani - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Marco Pantani – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Vent’anni dopo quella notte a Rimini emergono nuovi, inquietanti particolari sulla scomparsa di uno dei ciclisti più amati di sempre.

L’epica impresa di Tadej Pogacar al Mondiale di Zurigo ha suggellato la magica annata 2024 dello sloveno. Il fuoriclasse della UAE Emirates si era già messo in bacheca Giro d’Italia e Tour de France, ma non ha voluto lasciare ai colleghi neppure la corsa di un giorno più ambita.

Pogacar si appresta quindi a vivere un’intera stagione con addosso i colori dell’iride, destinati con ogni probabilità a intrecciarsi durante l’anno con le maglie di leader dei principali giri europei. Magari non il rosa del Giro, ma solo il giallo del Tour. Quel che si sa per il momento è che solo due campioni erano riusciti in passato nell’impresa di vincere le due corse a tappe più importanti e il Mondiale nella medesima stagione.

Il primo è stato, manco a dirlo, Eddy Merckx nel 1974 a, mentre 13 anni dopo il triplete è stato conquistato da Stephen Roche. L’irlandese, all’epoca in forza alla Carrera, visse la classica annata magica, approfittando anche di quello che è passato alla storia come il “tradimento subito da Visentini, compagno di squadra di Roche.

Tra le leggende del ciclismo non può però non essere annoverato Marco Pantani. L’indimenticato scalatore romagnolo ha vissuto la propria annata migliore a livello di grandi Giri nel 1998, con la storica accoppiata Giro-Tour, non riuscendo però ad andare oltre tre anni prima al terzo posto al Mondiale disputatosi nel 1995 a Duitama, in Colombia.

Morte Pantani, spuntano nuovi retroscena

Del resto si sta parlando di uno scalatore puro, non di un corridore adatto a tutti i tracciati come Pogacar, e si sa che costruire un Mondiale su misura per uno scalatore sarebbe stato difficile anche per gli organizzatori. Nulla però può offuscare il mito di Pantani, che a 20 anni dalla sua scomparsa cerca ancora giustizia, come emerso dalle ultime novità dell’indagine sulla sua scomparsa.

Le possibili infiltrazioni malavitose legate ad un giro di scommesse clandestine potrebbe infatti essere costato carissimo al Pirata, trovato senza vita in una camera dell’albergo ‘Le Rose’ di Rimini il 14 febbraio 2004. Quell’albergo oggi non c’è più, ma anche sulla scena del crimine incombono inquietanti sospetti. Due agenti della polizia scientifica nell’ambito dell’inchiesta per “associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata al decesso del ciclista” hanno infatti dichiarato che altri entrarono nella camera dove morì Pantani prima dei due funzionari. Un evento davvero raro e che può far scatenare mille dubbi, dal momento che il romagnolo sarebbe stato escluso dal Giro d’Italia poche ore dopo a causa di un valore troppo alto di ematocrito.

Tonina Pantani - Fonte X - Ilgiornaledellosport.net
Tonina Pantani – Fonte X – Ilgiornaledellosport.net

Pantani, il mistero delle impronte digitali mancanti

Il fatto, all’epoca, fece sospettare il ricorso a doping per migliorare le proprie prestazioni. Circostanza mai documentata, anzi secondo la lente della procura di Trento che sta indagando c’è infatti il sospetto della “manipolazione” ad opera della camorra sulle provette con il sangue di Pantani. A dare valore a questo scenario c’è un altro dato inquietante.

Alla provetta di Pantani non fu infatti assegnato un numero progressivo e anonimo, bensì il 11440. Un mistero nel mistero insieme a quello, rilevato dalla Commissione parlamentare antimafia, secondo il quale non furono rilevate “le impronte digitali nel luogo del rinvenimento del cadavere. Un’evidente incongruenza rispetto “alla copiosa presenza di sangue” presente nella camera. Insomma, i misteri si infittiscono ed anzi aumentano con l’avanzare dell’inchiesta. “Le circostanze sono la sostanza di un procedimento penale” ha sostenuto a LaPresse l’avvocato Fiorenzo Alessi che rappresenta la mamma del Pirata, Tonina Belletti. Un mito, la sua famiglia e milioni di tifosi meritano di sapere al più presto la verità su uno dei casi di cronaca nera più controversi della storia recente d’Italia.