Alcaraz, altra bordata su Sinner: caso Doping, vi dico solo una cosa
Il futuro del numero 1 del mondo è tornato in discussione dopo il ricorso della Wada: parla il grande rivale.
L’ultima parte dello spettacolare 2024 tennistico è stata macchiata dal caso Sinner. La controversa vicenda che ha coinvolto il tennista altoatesino e la sua positività al Clostebol riscontrata a marzo durante il torneo di Indian Wells è infatti il tema del momento.
Proprio mentre ci si stava preparando a vivere due mesi ad altissimo contenuto spettacolare, tra ATP Finals e Final Eight di Coppa Davis, con i possibili ultimi scontri dell’anno tra l’azzurro e Carlos Alcaraz, ovvero coloro che si sono equamente divisi gli Slam dell’anno solare, il tema legato alla possibile squalifica di Sinner è tornato d’attualità.
La decisione della Wada di presentare ricorso presso il TAS di Losanna, chiedendo per il numero 1 del mondo una squalifica da uno a due anni, ha sorpreso tutti. Che il caso non fosse chiuso lo si era intuito già pochi giorni dopo l’assoluzione decisa in primo grado dal Tribunale Indipendente dell’ITIA, ma nessuno poteva immaginare che il massimo ente internazionale anti-doping proponesse una punizione di questo tipo.
Secondo la Wada non è corretto, ai sensi delle norme applicabili, sostenere che Sinner non si sia macchiato di alcuna “colpa o negligenza”. Se ne saprà di più nelle prossime settimane, quando sarà fissato un arbitrato e ci potrà fare un’idea su quello che promette di essere un vero e proprio terremoto per lo sport mondiale.
Caso Sinner, Alcaraz torna a parlare
Quel che è certo è che la tensione che sta vivendo il campione di Australian Open e US Open non può che essere massima in un momento così delicato per la propria carriera. Il caso ha peraltro aperto un vero e proprio dibattito all’interno del circuito. Tanti colleghi di Sinner si sono infatti espressi, non tutti in termini assolutori.
Il “nemico giurato” resta Nick Krygios, che tuttavia non ha preso posizione pubblicamente dopo la richiesta della Wada. Non altrettanto ha fatto lo stesso Alcaraz, impegnato come Jannik al torneo di Pechino. E lo spagnolo non si è tirato indietro nell’esprimere la propria opinione molto schietta sul caso del momento.
Alcaraz-Sinner, quando torneranno a sfidarsi? Lo spagnolo spiazza tutti
La rivalità tra Carlos e Sinner sta lentamente scalando le classifiche dei grandi dualismi della storia del tennis. Si tratta però di due ragazzi ancora molto giovani, destinati a incrociarsi per tante volte nei prossimi anni e finora molto rispettosi l’uno nei confronti dell’altro. Lo spagnolo ha provato a immedesimarsi nel rivale.
Alcaraz ha elogiato la capacità di Sinner di continuare a restare concentrato: “È una situazione difficile per lui. Tutti ne parlano. Capisco la sua posizione, ma è incredibile come riesca a mettere da parte tutto quando scende in campo, giocando un buon tennis, è incredibile”.
Pensare alle ATP Finals o alla Final Eight di Coppa Davis senza il suo protagonista più atteso pare oggi impossibile e lo stesso Alcaraz ha auspicato che la vicenda si chiuda al più presto, anche per il bene di tutto il circuito:. “Per il tennis non è un ftto positivo, non è un buon segno”. “Spero – ha concluso lo spagnolo – che la sua gente intorno, le persone vicine a lui, lo faranno stare bene nei prossimi mesi”.