“Fatemi rientrare”: Napoli, messo alla porta, vuole il reintegro I Quali sono i margini e cosa conviene alla società
Dopo la falsa partenza di Verona l’era Conte promette bene, ma lo spogliatoio è turbato da un caso improvviso: legali del club al lavoro.
Il Napoli ha superato il primo crash test della propria stagione, in casa della Juventus. Se non a pieni voti, la squadra di Conte è tornata a casa con una sufficienza più che abbondante. Anche se con qualche rimpianto, aspetto che non necessariamente va letto in chiave negativa.
Se infatti i due portieri schierati allo Stadium dagli azzurri, Alex Meret e Elia Caprile, non hanno di fatto eseguito parate, dall’altra parte Michele Di Gregorio è stato decisivo nei due pericoli portati dal Napoli alla pota dei bianconeri. È tuttavia innegabile che la prestazione del Napoli sia stata soddisfacente più sul piano difensivo.
Si può quindi parlare di una mezza occasione persa, dal momento che davanti c’era una squadra reduce dalle fatiche di Champions League. Uno dei vantaggi stagionali del Napoli sarà infatti quello di poter preparare una partita alla settimana, aspetto che potrà fare la differenza quando la stagione entrerà nel vivo.
Già, perché Conte ha già dimostrato all’inizio della propria avventura alla Juventus di saper sfruttare al massimo l’assenza di impegni europei. Di più: la rosa di questo Napoli è molto più ricca in ogni reparto rispetto a quella dei bianconeri edizione 2011-’12. Complice la sfarzosa campagna acquisti estiva, il tecnico salentino ha a disposizione alternative di lusso in tutti i ruoli.
Il Napoli sogna in grande: Conte ha due squadre
Il match di Torino e quello successivo in casa contro il Monza ne sono stati la conferma, pur in una settimana anomala che ha visto il Napoli scendere in campo anche giovedì per i sedicesimi di Coppa Italia contro il Palermo. Un tour di impegni che non si ripeterà, ma che ha permesso a Conte di testare anche chi aveva trovato meno spazio.
La profondità dell’organico azzurro ha trovato conferma già a fine agosto, nel momento in cui l’allenatore è stato chiamato a definire la lista di 25 giocatori utilizzabili in campionato. Qualche esclusione eccellente è stata inevitabile e se il mercato ne ha scongiurata qualcuna in extremis, leggi la cessione di Gianluca Gaetano al Cagliari, per un eroe dello scudetto c’è stato poco da fare.
Napoli, scoppia il caso Mario Rui: la decisione del club
Mario Rui è oggi un separato in casa a Castelvolturno. Il terzino portoghese, a Napoli dal 2017 e punto di forza nella stagione tricolore con Spalletti in panchina, è stato messo fuori lista, ma non si è arreso. L’ex Roma ha infatti intrapreso un vero e proprio braccio di ferro con il club, appellandosi anche all’Associazione calciatori prima di chiedere alla società di venire reintegrato in rosa attraverso una Pec.
Uno scenario piuttosto intricato, ma che non sembra aver colto impreparato il Napoli. Il lieto fine, tuttavia, appare lontano per Mario Rui. Come riportato da ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, infatti, il club è pronto a ottemperare agli impegni previsti dal contratto collettivo nazionale garantendo al portoghese di partecipare a qualche seduta in gruppo con i compagni, in modo da mettersi al riparo da eventuali azioni legali. Non sembrano però esserci margini quanto al reintegro nella lista dei 25. L’elenco è infatti al completo e l’idea di Conte, avallata dal club, è quella di non modificarla inserendo un giocatore che non rientra nei piani tecnici a discapito di altri compagni di squadra.