“Scusateci”: intervengono i giocatori, poi il club I Match nel caos, tifoso fuori controllo, il ‘mea culpa’ non basta
Ancora paura all’interno di uno stadio: dramma sfiorato in Europa, la violenza torna d’attualità nel calcio internazionale.
Lancio di petardi e razzi all’interno degli stadi, incidenti fuori e dentro gli impianti. Ma anche rettangoli di gioco trasformatisi in campi di battaglia a causa della furia ceca di sedicenti tifosi. La stagione 2024-’25 è iniziata con il piede sbagliato, in Italia e non solo.
Il calcio internazionale è tornato a fare i conti con la violenza dei facinorosi che vanno ad assistere alle partite solo come pretesto per scatenare risse e tafferugli. Non che tale spettro, purtroppo vecchio come il calcio stesso, fosse mai veramente scomparso, ma negli ultimi anni pareva essere stato ridotto a casi isolati.
Gli scenari diventati amaramente familiari durante gli anni ’80 e parte dei ’90, senza dimenticare qualche tragedia che ha funestato anche il nuovo millennio, sembravano essere stati trasformati in eventi occasionali grazie al lavoro capillare dei governi di tutta Europa, volto a precettare i malintenzionati impedendo loro l’accesso agli stadi.
Quegli episodi il cui racconto per troppo tempo ha affiancando quello degli eventi sportivi, con il risultato di allontanare dagli stadi bambini e famiglie, sono via via spariti dalle cronache, non prima di un altrettanto triste passaggio che ha visto le frange di teppisti darsi appuntamento fuori dagli stadi stessi per mostrare il peggio di sé.
Torna la violenza negli stadi: calcio europeo sotto attacco
La nuova annata calcistica sta però facendo registrare una preoccupante e inaspettata recrudescenza di violenza. Gli episodi si contano già numerosi, dalla paurosa rissa scoppiata durante il derby di Vienna tra Rapid e Austria, in un contesto dove la violenza non è certo di casa, fino ai recentissimi fatti che hanno trasformato le vie attorno a Marassi e non solo in un campo di battaglia prima del derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria.
L’escalation ha portato a momenti di autentico terrore anche durante la prima giornata della nuova Europa League. Teatro delle scene di panico è stata ancora l’Italia, con questa volta i tifosi di casa nei panni di vittime del tutto innocenti. Il riferimento è al censurabile comportamento tenuto da una sparuta, ma purtroppo organizzata, minoranza dei tifosi dell’Athletic Bilbao durante la partita contro la Roma.
Disordini durante Roma-Athletic Bilbao: il club basco verso il pugno di ferro
Il fumogeno lanciato dal settore ospiti contro i tifosi giallorossi in tribuna Monte Mario non ha per fortuna prodotto danni, ma solo tanta paura in una zona solitamente frequentata da famiglie. Un comportamento gravissimo e premeditato, oltre che potenzialmente molto pericoloso, prontamente stigmatizzato dallo stesso club basco, che ha subito preso le distanze dall’accaduto attraverso le parole di tesserati e dirigenti, pronti ad assumere provvedimenti severi nei confronti dei responsabili.
“L’Athletic Club vuole esprimere la più forte condanna per gli atti inaccettabili compiuti da una minoranza di persone – si legge nel comunicato redatto dalla società subito dopo la fine della partita – (…) macchiando l’immagine dei nostri tifosi. La società desidera chiedere scusa all’AS Roma e ai suoi tifosi”. Anche lo staff tecnico, attraverso le parole del tecnico Valverde, e il gruppo squadra, guidato dal capitano Oscar de Marcos e da Iñaki Williams, ha espresso rincrescimento per l’accaduto. Tutto questo però non basterà per evitare sanzioni che si annunciano pesanti da parte dell’Uefa, da sempre in prima linea contro ogni forma di violenza, fisica e verbale.