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“È disgustoso”: Panatta ci va giù durissimo, lo sfogo diventa virale e i fan si schierano con lui

Adriano Panatta - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Adriano Panatta – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Una delle glorie del tennis italiano è anche un apprezzato opinionista: i suoi giudizi schietti hanno lasciato il segno anche questa volta.

Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta sono stati i più forti tennisti italiani di tutti i tempi fino all’avvento dell’attuale Gold Generation. L’ascesa irresistibile di Jannik Sinner e l’attesa crescita di Lorenzo Musetti promettono di regalare all’Italia tante soddisfazioni sotto rete per un paio di lustri.

I paragoni tra campioni di epoche differenti sono comunque sempre difficili, oltre che spesso sgradevoli. Tanti sono infatti gli sport che nel corso dei decenni hanno subito trasformazioni tali sotto tutti i punti di vista da rendere pleonastici i paralleli tra giocatori che, semplicemente, sono stati i migliori nelle rispettive epoche.

Il tennis non fa eccezione, anzi. L’era Open, iniziata nel 1968, ha segnato una cesura tuttora presente anche negli albi d’oro, andata oltre la contrapposizione tra professionismo e dilettantismo. Il tutto senza dimenticare l’evoluzione dei materiali, oltre a quella comune a tanti altri sport, legata all’aumento della potenza fisica degli interpreti, con tutte le conseguenze del caso sul gesto atletico.

Pietrangeli e Panatta, gli unici italiani a vincere uno Slam prima di Sinner, hanno vissuto da giocatori epoche diverse, intrecciatesi poi in nazionale, con il primo capitano non giocatore e il secondo atleta simbolo della trionfale spedizione in Coppa Davis a Santiago del Cile 1976. Accomunati da personalità piuttosto forti, Nicola e Adriano hanno mantenuto questa caratteristica anche nel post-carriera.

Adriano Panatta non si smentisce: attacco frontale in diretta tv

Così se Pietrangeli non perde occasione per rivendicare i propri primati in Davis, forse inattaccabili anche per Sinner, Panatta, che negli anni si è imposto come commentatore tecnico in tv, ha continuato a farsi apprezzare per la schiettezza dei propri giudizi. Non solo in ambito tennistico, essendo il vincitore del Roland Garros ’76 un noto appassionato di calcio e tifoso della Roma.

Dagli studi della ‘Domenica Sportiva’, della quale è ospite fisso dal 2023, Panatta si è infatti espresso senza filtri su quello che ormai da giorni è uno dei temi caldi dell’attualità calcistica. Non ci stiamo ovviamente riferendo alla rinascita del Milan di Paulo Fonseca nel derby, bensì all’esonero di Daniele De Rossi dalla panchina giallorossa.

Tifosi Roma striscioni De Rossi - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Tifosi Roma striscioni De Rossi – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

L’esonero di De Rossi fa ancora discutere: lo sfogo del tifoso illustre

“Non me l’aspettavo. Ho trovato questo gesto ingiusto, disgustoso e maleducato” il deciso affondo d’esordio di Panatta, che ha immediatamente fatto “proseliti” sui social raccogliendo ampi consensi presso la tifoseria romanista. “Stiamo parlando di un figlio della Roma e di un ragazzo straordinario, esonerato dopo quattro giornate in mezz’ora da persone che con Roma c’entrano poco” ha aggiunto l’ex capitano dell’Italia di Davis. Parole che, di fatto, riassumono il parere della maggior parte dei tifosi della Roma, protagonisti di una vistosa contestazione nei confronti della proprietà durante la partita contro l’Udinese.

Facile immaginare che il comunicato diramato dai Friedkin nella giornata di lunedì non abbia fatto cambiare idea a Panatta, che si è poi lasciato andare ad un paragone con le precedenti e vincenti proprietà della Roma: “Io conoscevo Viola e Sensi, avevano dei difetti, ma un amore per Roma incredibili. Queste persone guardano solo i loro interessi e fanno disamorare della squadra”. Ideato e firmato da chi ha la Roma nel cuore. E pochi peli sulla lingua…