La moda del dissing: nel calcio è roba vecchia, questo è il caso più virale di tutti
Altro che Fedez e Tony Effe: anche il football ha la sua lunga storia di infuocati scontri verbali. E c’è chi rivendica la primogenitura…
Farsi illusioni è vietato, o comunque fortemente sconsigliato, ma la tregua sembra essere stata sancita. Dopo una settimana di scontri senza risparmiarsi, Fedez e Tony Effe sembrano essere giunti a più miti consigli. Magari grazie anche all’aumento esponenziale dei followers…
Per oltre cinque giorni e cinque notti dal 17 settembre i due rappers se le sono date di santa ragione a suon di rime, dando vita a quello che promette di diventare il dissing più famoso di sempre, almeno in Italia e almeno nell’ambito musicale, che poi sarebbe quello nel quale tale “fenomeno” ha visto la luce.
Nel mentre in Italia sono avvenuti sconcertanti casi di cronaca nera, nel mondo si è continuato a combattere guerre purtroppo vere, con missili nei cannoni e non barre sulle pagine social. Eppure, l’attenzione degli internauti e in particolare degli appassionati di Instagram è stata rivolta quasi esclusivamente alle conseguenze di ‘Allucinazione Collettiva’, il brano pubblicato da Fedez e casus belli dello scontro.
Non si tratta certo del primo caso in grado di monopolizzare l’attenzione degli appassionati del web, ma, numeri alla mano, pare essere uno di quelli che ha fatto guadagnare di più i diretti protagonisti. In termini di seguaci e di conseguenza anche sul piano economico. Il rap non è però l’unico campo nel quale la moda del dissing ha ormai preso piede.
Dissing e calcio: gli storici scontri verbali che hanno infiammato il web
Anche il calcio non ne è infatti immune. Del resto ormai lo sport è purtroppo diventato un fenomeno di costume, prima ancora di un fatto tecnico, e la disciplina più popolare non può fare eccezione. Ovviamente con le dovute correzioni, perché nel mondo del pallone gli scontri avvengono e sono avvenuti tutt’altro che in rima. Si pensi al botta e risposta dell’aprile 2023 tra Maurizio Sarri e la Pro Recco, dopo che l’allora allenatore della Lazio invocò per il calcio “rose di 11 giocatori, come la pallanuoto”. “Caro Maurizio, sei rimasto indietro. Le nostre rose sono di 16 giocatori” replicarono seccati da uno dei club più vincente d’Europa.
Suona oggi malinconico, invece, lo scontro tra Diego Maradona e Pelè, le due leggende purtroppo non più viventi del calcio mondiale, che almeno pubblicamente non si sono mai amati. “Diego è un cattivo esempio per i giovani” disse O’Rey nel 2009. “Lui mi ha sempre urtato” la caustica risposta del Pibe. Brutte storie, come direbbero i rappers, ma c’è chi ha fatto… di meglio. E lo rivendica.
Amarcord Adani: il ricordo social del celebre screzio con Max Allegri
Proprio nelle ore in cui infuriava lo scontro Federz-Effe, infatti, Lele Adani ha voluto spezzare la tensione pubblicando sul proprio profilo Instagram il celeberrimo scontro verbale avuto con Max Allegri il 27 aprile 2019. Al termine di Inter-Juventus, quint’ultima giornata di un campionato già vinto dai bianconeri, il tecnico livornese stroncò a male parole le critiche dell’allora opinionista Sky. Erano i giorni successivi all’eliminazione della Juventus dalla Champions League ad opera dell’Ajax e il primo ciclo in bianconero di Allegri stava per concludersi.
“Tra giocare bene e vincere ci passa un confine che sembra sottile, ma così non è. Nel calcio stanno diventando tutti teorici e tu sei il primo che sa solo leggere i libri. Ora zitto che parlo io” l’affondo di Allegri, prima di interrompere anticipatamente l’intervista. Una lite che ha fatto la storia della tv sportiva italiana ed è ancora oggi virale sul web. Adani ci è tornato sopra con il sorriso sulle labbra e porgendo ironicamente l’altra guancia a Max: “Che ne sanno Max i giovani d’oggi” la didascalia con tanto di emoticon divertito al video nel quale Adani va oltre: “Se deve essere dissing che sia il dissing del secolo. Tutti dentro, viva il football”. Chiamiamolo il dissing della tattica. Ma senza esplosione di followers…