È fuggi-fuggi Roma, chi viene cacciato e chi se ne va: ora a parlare è solo uno
Terremoto in casa giallorossa dopo l’esonero di De Rossi: tra dimissioni ed altri possibili esoneri, ora si è capito chi comanda.
“Non è finita qui”. Il tam tam radiofonico e non solo che ha caratterizzato a Roma la travagliata settimana dell’esonero di Daniele De Rossi aveva “annunciato” che la testa dell’ex allenatore non sarebbe stata la sola a saltare in questo tribolatissimo settembre giallorosso.
Le previsioni hanno trovato puntuale realizzazione forse anche prima del previsto e comunque con modalità e tempistiche piuttosto sorprendenti. A poche ore dalla prima partita della gestione Juric, contro l’Udinese, la società ha infatti dato notizia delle dimissioni di Lina Souloukou dall’incarico di Ceo della Roma. Una decisione comunque nell’aria già da qualche settimana, ma figlia dell’inquietante escalation di tensione degli ultimi giorni.
Per la manager greca quella alla Roma non era certo la prima esperienza nel mondo del calcio. Dopo aver lavorato nel Dipartimento Antidoping dei Giochi Olimpici di Atene 2004 e dopo un Master in Diritto e Management dello Sport all’Università Politecnica di Madrid, Souloukou si è dedicata al calcio lavorando per diversi club europei, tra i quali l’Olympiacos.
Neppure nella calda Atene, tuttavia, Lina aveva vissuto momenti di terrore come quelli seguiti all’esonero di De Rossi. Individuata dai tifosi come la “responsabile” di una decisione evidentemente impopolare, Souloukou ha dovuto fare i conti con una feroce contestazione, sotto forma di scritte sui muri e minacce social, che hanno raggiunto anche i suoi due figli.
Insulti e minacce: Lina Souloukou lascia la Roma
Misura colma, per questo venerdì, come riportato da ‘Il Corriere dello Sport’, la decisione di lasciare era già stata presa dalla dirigente greca, prima di venire certificata al termine di un rapido colloquio con i Friedkin nella mattinata di sabato. La proprietà non si è opposta alla decisione di Souloukou, che lascia la Capitale dopo meno di un anno e mezzo. Eppure, potrebbe non essere finita qui neppure questa volta.
Già, perché il fuggi fuggi da Trigoria può coinvolgere altri dirigenti. Intanto, l’unica certezza è l’assordante silenzio mediatico del club. La tempesta della settimana è tutta nel freddo comunicato con il quale è stato annunciato l’esonero di De Rossi. Le stesse modalità con le quali era stato cacciato José Mourinho lo scorso gennaio.
Zero parole e decisioni forti: Roma, la “legge” dei Friedkin
Questa è la linea della famiglia Friedkin, che si conferma poco incline alla comunicazione. Poche parole, anzi nessuna, ma molti fatti. O meglio i fatti che vengono ritenuti opportuni quando una svolta non può più attendere. Un modus operandi tipico della cultura americana e comune ad altre proprietà made in Usa del calcio italiano, ma che non piace al popolo romanista, ora in balia degli eventi.
Chi sostituirà Souloukou dopo l’interim di Ryan Friedkin? E che ne sarà del direttore sportivo Florent Ghisolfi? In buoni rapporti con De Rossi, il dirigente francese non è stato il protagonista del mercato della Roma, condotto in buona parte dalla stessa Souloukou e potrebbe essere il prossimo a dire addio. La proprietà medita nell’ombra. Ma intanto dopo 58 partite consecutive contro l’Udinese l’Olimpico non era sold out. E chissà quando tornerà ad esserlo…