Kyrgios non la smette più: dichiarazioni shock, altro che Sinner, spara a zero contro tutti, pure contro loro
In attesa di tornare sui campi l’australiano continua a far discutere con le proprie dichiarazioni: dopo Jannik nuove vittime “eccellenti”.
Archiviata la stagione degli Slam, chiusa con un pareggio tutt’altro che salomonico tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, l’annata 2024 del tennis mondiale si regala qualche inedita settimana di respiro prima del rush finale di un anno solare che promette di regalare ancora tante altre emozioni.
I grandi della racchetta sono infatti pronti per tornare a sfidarsi in sfide imperdibili per gli ultimi due appuntamenti che ogni appassionato ha già cerchiato da tempo nel proprio calendario. Le ATP Finals e la Final Eight di Coppa Davis sono infatti eventi che hanno fatto registrare da tempo il sold out.
Le arene di Torino e Malaga sono pronte a trasformarsi in capitali mondiali dello sport, perché quando a sfidarsi sono fuoriclasse come Novak Djokovic o gli stessi Alcaraz e Sinner non c’è distinzione tra sfide individuali e match che coinvolgono nazionali. L’unica incognita è legata al livello di stanchezza con il quale i migliori si presenteranno a questi appuntamenti, al termine di un’annata massacrante “impreziosita” anche dai Giochi di Parigi.
Da una parte Sinner che alle Finals punterà dritto al primo titolo della carriera in Italia, per mettere il cappello a un 2024 magico. Dall’altra Alcaraz che cerca risposte sulla propria tenuta fisica e psicologica, ma anche Djokovic che ai trionfi alle Finali è abituato e che quando c’è da difendere i colori della Serbia dimentica qualunque acciacco.
Caso Sinner e non solo: Kyrgios inarrestabile in versione “influencer”
La superficie può far pensare che il numero 1 del mondo sia favorito, ma ogni partita fa storia a sé e per quanto riguarda la Davis molto dipenderà anche dallo stato di forma dei compagni di nazionale. Quel che è certo è che l’era dei Big Three è al tramonto, con Djokovic unico “superstite” pronto a dare filo da torcere ai Millennials senza arrendersi ad una stagione chiusa senza titoli Slam in bacheca.
Quanto al dualismo Alcaraz-Sinner la critica è spaccata. Chi è più forte? Chi è più completo? Una risposta forse non c’è e magari non ce l’ha neppure Nick Kyrgios. L’australiano è assente dai campi da oltre un anno per i postumi di un infortunio al polso, ma è riuscito a tenere alta l’attenzione su di sé, cosa che come noto non gli dispiace affatto, grazie all’attività da opinionista e influencer.
Kyrgios e la stoccata ai Big Three: social in fiamme
Il finalista di Wimbledon 2022, in particolare, è finito nell’occhio del ciclone a causa delle feroci critiche rivolte a Sinner per il controverso “caso doping” che ha coinvolto l’altoatesino. Una vicenda che sembra ormai archiviata, ma la cui gestione non è piaciuta all’australiano, al quale non è bastato specificare di non avere nulla di personale contro Jannik per “parare” gli attacchi social. Ora, però, il mirino di Nick si è spostato…
Intervenuto al podcast Tennis Insider Club, Kyrgios ha riavvolto il nastro della propria carriera: “Non credo che Federer, Nadal o Djokovic abbiano mai pensato che potessero perdere contro di me. Io non ho mai pensato di diventare un professionista e non mi dedicavo al tennis”. Come dire: “chissà dove sarei arrivato se mi fossi allenato bene…”. Autocritica e un pizzico di orgoglio, quindi, nelle parole dell’unico giocatore, insieme a Lleyton Hewitt, capace di battere i Big Three al primo incrocio. Imprese da talento puro. Anche se un po’ bad boy…