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Salvo per due minuti: scricchiola Inzaghi, leadership Inter a rischio: tutta colpa del “derby” e delll’ex

Simone Inzaghi - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Simone Inzaghi – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Per la prima volta nell’era del tecnico piacentino la squadra non vince nessuna delle prime due trasferte di Serie A: scattano i processi.

Vatti a fidare dei cugini di casa. E dei vecchi amici. L’Inter stecca la seconda trasferta su due in campionato e perde nuovamente la testa della classifica. Dopo il 2-2 carico di rimpianti in casa del Genoa alla prima giornata arriva l’1-1 non meno amaro sul terreno del Monza. Risultato che apre nel peggiore dei modi la settimana più importante della prima parte di stagione.

Iniziamo con il dire che è la prima volta che sotto la gestione Inzaghi i nerazzurri non vincono nessuna delle due trasferte di campionato. Neppure nella stagione 2022-’23, la peggiore per distacco, in Serie A, del tecnico piacentino alla guida dell’Inter il digiuno di successi lontano da San Siro era durato due giornate.

I tre rovesci consecutivi contro Lazio, Milan e Udinese, che fecero scricchiolare come non mai la panchina di Simone Inzaghi, arrivarono dopo il successo di Lecce alla prima giornata. Nella stagione precedente ci fu invece la vittoria di Verona già alla seconda giornata, mentre lo scorso anno la marcia trionfale verso lo scudetto fu annunciata da ben cinque vittorie di fila lontano da San Siro prima del pareggio di novembre contro la Juventus.

Ogni stagione è diversa dall’altra, ma se ci si chiama Inter può bastare anche un solo pareggio per far storcere il naso a critica e tifosi. Figurarsi due, contro avversarie alla portata dei nerazzurri. A Monza i campioni d’Italia non hanno mai trovato il bandolo di una partita che Alessandro Nesta, alla prima sfida diretta dalla panchina con l’amico ed ex compagno alla Lazio Inzaghi, è riuscito a sporcare come era nei piani dei biancorossi.

Inter, è già incubo derby: il Monza degli ex Milan rallenta Inzaghi

Perfetta organizzazione difensiva, reparti stretti e tanti saluti al calcio spettacolo tanto amato da Adriano Galliani e dal compianto Silvio Berlusconi. Per una notte, quindi, il fine giustifica i mezzi, per questo i tifosi del Monza e lo stesso allenatore hanno festeggiato l’1-1 quasi come una vittoria, nonostante il guizzo di Dumfries nel finale abbia annullato la frustata con cui Dany Mota aveva fatto sognare i tifosi brianzoli.

Per l’Inter e Inzaghi la prima settimana da circoletto rosso della stagione si è aperta nel peggior modo possibile. Mercoledì per la prima giornata della nuova Champions League ci sarà da fare visita al super Manchester City, mentre domenica sera ci sarà il Milan per il derby “vero”. Quello “virtuale”, contro il Monza, è andato di traverso, con ex milanisti un po’ ovunque, dallo stesso Nesta a Daniel Maldini, ed ex interisti rimasti in panchina, da Sensi a D’Ambrosio fino a Caldirola.

Monza-Inter - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Monza-Inter – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Troppo turnover e sostituzioni discusse: Inzaghi è già in discussione

La classifica non può essere certo una fonte di preoccupazione dopo quattro giornate, sebbene il primo posto di un altro ex, Antonio Conte, che sembra aver già risolto i problemi del Napoli, non vada sottovalutato. Del resto lo show dell’Inter contro l’Atalanta è lontano solo due settimane. Dopo quel 4-0 all’insegna di gol spettacolari e giocate d’alta scuola già si parlava di Inter ancora distante anni luce dalla concorrenza. Ora tutto torna in discussione, a partire dalla gestione della rosa da parte di Inzaghi. Il turnover visto a Monza ha scatenato il dibattito.

Ok la sosta per le nazionali, ok il doppio impegno da fuoco in vista, ma rinunciare contemporaneamente ad Acerbi e Bastoni, ma soprattutto Calhanoglu e Barella, è apparso un azzardo anche contro un avversario di metà classifica. Così come non ha convinto fino in fondo il triplo cambio di metà ripresa, con i “ripescaggi” di Arnautovic e Correa, esuberi conclamati fino alla fine di agosto. Vero è che l’Inter ha prodotto più nel finale di partita che nella precedente ora di gioco, ma potrebbe essere ancora presto per iniziare a gestire le forze. E anche per dare priorità ad una competizione rispetto all’altra.