Commisso sgancia la bomba: bordata assurda sull’Inter | Ecco subito la controreplica: è scontro totale
Il presidente viola torna ad attaccare le grandi della Serie A: l’affondo verso i campioni d’Italia lascia il segno, divampa la polemica.
Dall’ottavo posto degli ultimi due campionati al settimo. No, non si tratta di una previsione sul posizionamento finale della Fiorentina nella Serie A 2024-’25 che ha appena preso il via, bensì di una semplice constatazione circa il collocamento dei viola tra i club che hanno investito di più nell’ultimo mercato.
Con poco meno di 58 milioni spesi, infatti, secondo quanto riportato da Transfermarkt, la Fiorentina è appunto il 7° club per investimenti e l’8° per incassi. Il saldo vede il club in passivo per una trentina di milioni, ma non comprende il diritto di riscatto per Nico Gonzalez, passato alla Juventus negli ultimi giorni di trattative e che molto difficilmente tornerà ad indossare la maglia viola.
Sulla carta i tifosi temono che la nuova era, battezzata dal cambio in panchina da Vincenzo Italiano a Raffaele Palladino, non sia stata “celebrata” con una mole adeguata di investimenti, ma non si può negare che i dirigenti della Fiorentina si siano mossi con destrezza in tutti i reparti, consegnando al nuovo allenatore una rosa completa e abbondante per affrontare tre competizioni.
La caccia alla terza finale di Conference League, possibilmente con un esito diverso dalle precedenti, rappresenta una delle mission della stagione, la sesta sotto la gestione di Rocco Commisso. Da anni ormai l’imprenditore italo-americano spacca la tifoseria gigliata. Il salto di qualità rispetto alle ultime annate dell’era Della Valle è infatti evidente, essendo il club passato dalla lotta per la salvezza all’Europa.
Fiorentina, diktat Commisso: il messaggio ai tifosi
Tuttavia l’entusiasmo e il calore della piazza richiedono risultati più soddisfacenti. Certo, il calcio è cambiato e per un club medio come la Fiorentina l’assalto alla zona Champions League richiederebbe investimenti quasi a fondo perduto. Non è questa la filosofia di Commisso, che in una recente intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ ha ribadito la linea guida che caratterizza e caratterizzerà la propria gestione.
“Non ho alcuna intenzione di lasciare la Fiorentina sull’orlo del fallimento. Fino a quando ci sarò io il rispetto dei bilanci sarà la prima regola”. Quasi un must, come detto, per tutti quei club che non possono disporre dei mezzi quasi senza fine dei fondi stranieri. La Viola è tra questi e Commisso lo ha rivendicato con orgoglio, tornando a pungere le grandi tradizionali del calcio italiano.
Commisso-Inter, che scintille! Botta e risposta al veleno
“Certe vittorie sono arrivate grazie a situazioni debitorie assurde che hanno portato i club quasi alla bancarotta e poi nelle mani di fondi per la mancata restituzione da parte delle proprietà dei prestiti ricevuti” le parole di Commisso alla Gazzetta. Chiaro il riferimento all’Inter, divenuto poi esplicito: “Zhang non si sa più dov’è… È stato costretto a lasciare l’Inter, indebitata col fondo Oaktree”.
Parole pesanti, che non sono passate inosservate in casa nerazzurra. Se infatti Commisso ne ha poi avute anche per Milan e Juventus, Alessandro Antonello, amministratore delegato dell’area corporate dei campioni d’Italia, ha replicato seccamente a Commisso: “L’Inter ha sempre rispettato le regole e continuerà farlo”. Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Marotta, intervenuto a margine della consegna del premio ‘Nereo Rocco’: “Ho molto rispetto per Commisso ma l’Inter adempie a tutti quelli che sono i doveri e i criteri finanziari ed economici che Uefa e Federazione ci impongono di rispettare”. La stagione è appena iniziata, ma il termometro delle polemiche è già incandescente…