Napoli, grosso guaio a mercato chiuso: richiesta assurda, De Laurentiis messo alle strette. Può partire subito
Messo in standby il caso Osimhen il presidente azzurro deve subito affrontare un’altra situazione scottante: conseguenze imprevedibili.
Centocinquanta milioni investiti a fronte di appena undici incassati. Con la speranza, però, che quest’ultima voce possa ingrossarsi a gennaio, quando sarà più chiaro il futuro di Victor Osimhen. Questo il riassunto in cifre del mercato estivo 2024 del Napoli, che è stato tutto meno che poco vibrante.
Urge infatti specificare come quasi due terzi della cifra spesa da Aurelio De Laurentiis ha preso forma solo negli ultimi giorni della sessione. Dopo un inizio incoraggiante con gli innesti di Buongiorno e Marin per la difesa, insieme a quello dello svincolato Spinazzola, l’estate azzurra è infatti stata dominata proprio dal tormentone-Osimhen.
La società ha provato fino all’ultimo ad attendere la cessione del nigeriano prima di compiere gli altri movimenti in entrata tanto invocati da Antonio Conte. Alla fine, però, il braccio di ferro è stato vinto da Victor, che ha evitato in extremis un autunno-inverno da separato in casa trovando una sponda potenzialmente d’oro nel Galatasaray.
Ad ADL non è quindi rimasto altro da fare che accontentare il tecnico chiudendo la sessione con il segno negativo più alto della propria ventennale gestione. Un bel modo per farsi perdonare gli errori dello scorso anno, alla base della peggior stagione della storia recente del Napoli, e per far tornare il sereno a Castelvolturno, oltre che sul volto dello stesso Conte.
Napoli senza pace: rinnovo in alto mare, futuro a rischio per Kvaratskhelia
Peccato che quanto fatto ancora non basti e non solo perché anche la più sontuosa delle sessioni di mercato necessita della prova del campo. I primi passi di David Neres e Romelu Lukaku a Napoli sono stati incoraggianti, ma all’orizzonte si sta stagliando l’ennesimo tormentone, in grado potenzialmente di turbare il clima dello spogliatoio.
Il riferimento è all’ultima stella rimasta nella rosa, all’altro artefice principe della cavalcata scudetto del 2023. Chi se non Khvicha Kvaratskhelia. Per il georgiano l’estate che va a concludersi è stata quella della consacrazione anche a livello internazionale, grazie alle giocate dispensate a Euro 2024 con la propria nazionale rivelazione.
Caos Kvara, spunta la richiesta d’ingaggio per restare a Napoli
Conte lo ha inevitabilmente blindato già durante la conferenza stampa di presentazione, nei giorni in cui l’agente del numero 77 azzurro aveva già fatto trapelare qualche “mal di pancia” del proprio assistito. Le prime prestazioni di Kvara nel terzo campionato con il Napoli sono state confortanti, nonostante il cambio di posizione voluto da Conte, che lo vuole più all’interno del campo.
Il nodo-contratto resta però all’ordine del giorno. La scadenza è fissata nel 2027, pertanto il tempo per affrontare la questione-rinnovo non manca, tanto più in una stagione in cui il Napoli e il giocatore non avranno la vetrina internazionale. Resta però il fatto che la distanza tra domanda e offerta per il prolungamento resta significativa. Kvaratskhelia guadagna attualmente “appena” 1,3 milioni netti. Real Madrid, PSG e altre big internazionali sono pronte a offrire ponti d’oro al giocatore e ingaggi in doppia cifra, mentre De Laurentiis non vorrebbe andare oltre i 5 milioni netti. L’entourage di Kvara ha fatto capire che a quota 8 potrebbe arrivare l’intesa per un rinnovo magari anche solo di un anno, ma utile a scacciare le tentazioni. L’affare Osimhen insegna: il tempo è prezioso. L’autunno sarà la stagione della trattativa…