50 milioni di motivi per essere al top: Sinner, Alcaraz, non è solo questione di prestigio I Ecco quanto balla
L’altoatesino e lo spagnolo si sono divisi gli Slam 2024: la rivalità è appena iniziata e non riguarda solo il campo.
Il momento tanto atteso è arrivato. O meglio, atteso da una parte degli appassionati di tennis, ma temuto dall’altra, magari anche superiore percentualmente. L’era dei Big Three è agli sgoccioli e dopo i segnali degli ultimi tempi ora a certificarlo sono anche i numeri, implacabili, della stagione 2024.
Per la prima volta dal 2002 i nomi di Novak Djokovic e Rafa Nadal sono spariti dalla mappa dei vincitori degli Slam nell’anno solare. Dopo il ritiro di Roger Federer nel 2022 il “testimone” della generazione più gloriosa di sempre del tennis era nelle mani, anzi nelle racchette, del serbo e dello spagnolo. L’inesorabile avanzare dell’età si è però rivelato un avversario imbattibile anche per Nole, dopo che per Nadal, da anni ormai condizionato da problemi fisici che stanno minando la sua competitività.
Così il 2024 del tennis mondiale si è chiuso all’insegna della generazione dei Millennials. Di una coppia di ragazzi terribili che promette di dominare la scena per almeno un paio di lustri. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, in rigoroso ordine di ranking ATP, ma anche di titoli vinti, dal momento che l’altoatesino è fresco di sorpasso sul murciano (16-15) grazie al trionfo agli US Open.
In realtà pure in questo caso si sarebbe potuto parlare di terzetto, dal momento che fino a poco tempo fa gli addetti ai lavori avevano inserito anche il nome di Holger Rune tra coloro che avrebbero dovuto dominare 1000 e Slam per i prossimi anni. Il danese sta però evidenziando qualche difetto di crescita imprevisto, a livello tecnico e temperamentale. Buon per i due “amici-nemici”, che nel 2024 si sono spartiti equamente i Majors. E quasi equamente il montepremi.
Sinner-Alcaraz, testa a testa globale: dagli Slam ai guadagni
Sinner ha aperto e chiuso la stagione trionfando sul cemento in Australia e a Flushing Meadows, Alcaraz si è preso… l’estate, vincendo Roland Garros e Wimbledon. Tutto più o meno come previsto, dal momento che Jannik è al momento il più forte per distacco sul veloce, mentre il tennis di Carlitos meglio si adatta ai campi lenti e ai rimbalzi imprevedibili dell’erba.
La sensazione resta che Alcaraz abbia qualcosa in più a livello di talento e di variabilità di colpi, ma molto meno a livello di tenuta, non solo fisica, nel lungo periodo. Quest’anno lo spagnolo ha vinto due scontri diretti su due, ad Indian Wells e al Roland Garros. Ci sarà il tris alle Finals? Nell’attesa abbiamo scoperto che il testa a testa è serratissimo anche a livello di guadagni. Tra montepremi dei tornei e sponsor, infatti, nell’anno solare in corso le cifre sono da capogiro per entrambi, oltre che molto simili.
Vincenti e cercati dagli sponsor: il futuro è dei Big Two
Jannik e Carlos sono accomunati dal medesimo sponsor tecnico, Nike, che però versa allo spagnolo 50 milioni in più l’anno (200 contro 150). Un dato da non sottovalutare, pensando al fatto che Alcaraz ha due anni in meno rispetto a Sinner. Il murciano è stato però protagonista di un’esplosione più immediata da alti livelli, considerazione che trova conferma dal montepremi superiore fin qui racimolato in carriera, 31.733.000 euro a 25.011.000 e volume d’affari complessivo in un anno (30 milioni a 25), come conferma la rivista Forbes analizzando i guadagni totali, ovvero premi più sponsor, da luglio 2023 a luglio 2024.
Del resto, Alcaraz a 21 anni ha già vinto quattro Slam, contro i due di Sinner, che di contro ha incassato molto di più nel 2024 (9.556.000 euro contro 7.355.000), alla luce dei sei tornei vinti contro i tre di Carlos, benché due “pesanti”. Il futuro riserverà a entrambi tanti titoli e guadagni ancora superiori, grazie soprattutto alla popolarità planetaria e in costante crescita del tennis e al portfolio degli sponsor, in continuo aggiornamento per entrambi. Jannik piace tanto ai marchi più storici del made in Italy, che lo hanno messo sotto contratto da tempo, Carlos è al momento più internazionale. La sfida è appena iniziata.