Sprinter inarrestabile, ha sorpreso tutti: ecco la locomotiva laziale, corre più lui di una MotoGp
Tra i volti nuovi portati dal mercato in casa biancoceleste sta già brillando la stella di un giovane esterno: i suoi numeri da non credere.
Cinque uomini al comando, uno più sorprendente dell’altro. Stiamo parlando della classifica degli assistmen dopo le prime tre giornate della Serie A 2024-’25. Se non l’avete letta non provate neppure a indovinarla, perché individuare il pokerissimo è un esercizio dall’altissimo coefficiente di difficoltà.
A quota due passaggi vincenti infatti non c’è nessuno dei primi 10 di questa speciale graduatoria al termine della scorsa stagione. Del resto, molti di loro sono alle prese con problemi di varia natura. Da Paulo Dybala, primatista a quota 9, fino ai milanisti Leao e Pulisic, allo juventino McKennie, appena reintegrato dopo un’estate da separato in casa, fino all’atalantino De Ketelaere.
A svettare come re dei passaggi vincenti, insieme a Kenan Yildiz e al veronese Darko Lazovic, ci sono tre debuttanti assoluti in Serie A. Samuel Mbangula della Juventus, David Neres del Napoli e Nuno Tavares della Lazio. Il primo è uno dei giovani terribili della nuova era bianconera, mentre il secondo è uno dei protagonisti più attesi portati dal mercato estivo. Durante la sosta Conte dovrà lavorare sugli equilibri di squadra per garantire all’ex Ajax una maglia da titolare in pianta stabile.
Chi il problema di guadagnarsi il posto non ce l’ha è invece Tavares. Il portoghese della Lazio è arrivato in prestito dall’Arsenal con la chiara intenzione di prendersi la fascia sinistra dei biancocelesti e di affermarsi a livello internazionale. Un traguardo che tanti addetti ai lavori pronosticano già da tempo per il classe 2000, che sembra finalmente aver trovato il contesto giusto per consacrarsi.
Lazio, tutti (già) pazzi per Tavares: l’endorsement di Zaccagni
Già vicino ad indossare la maglia della Lazio tre anni fa, quando la sua tecnica e la sua velocità conquistarono l’allora direttore sportivo Igli Tare, Tavares è stato l’mvp per distacco nella partita contro il Milan, non solo per i due assist sfornati per Castellanos e Dia. La coppia con capitan Zaccagni su quella fascia promette di essere devastante e tra le più efficaci dell’intero campionato.
L’intesa tra il portoghese e il capitano della Lazio è scoccata immediata: “Con lui posso riposare anche in fase d’attacco. Nuno è un grande giocatore, questi strappi nel calcio di oggi sono decisivi” le parole del nazionale azzurro. Del resto si sta parlando di un profilo che era solo in cerca del contesto giusto per mostrare tutte le proprie qualità.
Beep-beep Tavares: la freccia portoghese ha già conquistato tutti
Contro il Milan se ne sono appunto viste tante. Non solo tecnica e precisione al cross, ma anche concentrazione, forza fisica e una velocità inarrestabile. Se ne sono accorti gli “inquilini” della fascia destra rossonera, che hanno visto Nuno sfrecciare a 35,3 km/h, di fatto la stessa velocità tenuta da Theo Hernandez, il dirimpettaio di Tavares sulla fascia sinistra del Milan.
Le difficoltà avute al Benfica e all’Arsenal, dove pure a volerlo nel 2021 era stato Mikel Arteta, sono state superate, così come le incomprensioni con Igor Tudor. Già, proprio l’ex allenatore della Lazio dopo aver valorizzato Tavares al Marsiglia finì per metterlo fuori rosa per scarso impegno. Chissà se a segnalarlo al ds Fabiani è stato proprio Tudor poco prima di dimettersi. Se così fosse stato si sarebbe trattato del regalo più gradito per Marco Baroni, dopo quello di avergli… lasciato la panchina biancoceleste.