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L’annuncio preventivo: a De Rossi è andata bene, ad altri no. Ecco chi sono gli sfortunati

Daniele De Rossi - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Daniele De Rossi – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il mercato della Roma si è chiuso con due svincolati extra-lusso, ma il tecnico giallorosso ha corso un clamoroso rischio inconsapevole…

Un neo-acquisto in panchina, mandato in campo nell’ultimo quarto di partita, e un altro… in albergo. Con questi rinforzi “in pectore” la Roma si è presentata sul campo della Juventus per il posticipo della terza giornata. Ecco allora che il risultato positivo strappato e la possibilità di schierare a breve due innesti top ha dato ottimismo a tutto l’ambiente.

Il tutto al termine di una sessione tribolata e contraddittoria, dominata dal tormentone Dybala e da affari costosi quanto al momento ancora in attesa di giudizio. Da Le Fée al nuovo centravanti Artem Dovbyk. Con Manu Koné, Mario Hermoso e Mats Hummels la Roma ha inserito in rosa fisicità, esperienza e qualità nei due reparti che ne avevano bisogno.

Meglio tardi che mai, quindi, considerando che il tesseramento del francese e quello dello spagnolo sono stati formalizzati quasi in coincidenza con il gong di fine mercato e quello del tedesco a settembre. Con un giorno d’anticipo, in verità, quello del mediano in prestito dal Borussia Moenchengladbach, non a caso a disposizione per la trasferta di Torino, a differenza di Hermoso, costretto a scalpitare da una camera d’albergo.

Del resto l’ex difensore dell’Atletico Madrid era a un passo dal Galatasaray solo 24 ore prima. Il club di Istanbul aveva già prenotato un volo privato per far atterrare il giocatore in Turchia, sottoporlo alle visite mediche e fargli firmare il contratto. Il blitz della Roma ha cambiato le carte in tavola spingendo lo spagnolo a declinare la proposta dei turchi, pur più vantaggiosa sul piano economico.

De Rossi, Hermoso e la gaffe diventata virale

Incassare un milione netto all’anno in meno per tre anni vale bene la possibilità di vivere nella Città Eterna. I tifosi ringraziano e hanno già in Hermoso un idolo, così come ringrazia anche De Rossi, che potrà finalmente contare sul centrale mancino di piede buono invocato da tempo. E il fatto che DDR anelasse l’arrivo dell’ex Atletico lo si è capito da una mini gaffe compiuta in conferenza stampa al termine della partita contro la Juventus.

“Durante la sosta lavoreremo con chi c’è, è arrivato un giocatore che non si allena da un po’ di tempo. Posso dirlo?” ha sorriso De Rossi, fulminato da uno sguardo dell’addetto stampa. “Vabbè è Hermoso” ha aggiunto, imbarazzato, il mister. Un peccato alla fine veniale, considerando che l’affare era ormai definito, ma che sarebbe potuto costare caro in caso di colpo di scena finale.

Jonathan Biabiany - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Jonathan Biabiany – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Mai dire mercato: quando l’acquisto salta in extremis

Del resto di episodi di questo tipo, ovvero di affari annunciati e poi saltati, nella storia del mercato ne sono accaduti tanti. Senza parlare del recentissimo caso di Kevin Danso, del quale di fatto Hermoso ha preso il posto alla Roma, bocciato dopo le visite mediche, come scordare il caso Taffarel-Empoli? Nel settembre 2004 il portiere brasiliano fu ingaggiato da svincolato dai toscani. Tutto fatto e primo allenamento già fissato, ma di mezzo ci si mette un guasto alla macchina in autostrada. Abbastanza per far pensare a un segno del destino e spingere il portiere a far saltare tutto e addirittura a ritirarsi dal calcio giocato.

E che dire del caso Biabiany? A fine mercato 2014 l’attaccante francese del Parma aveva già fatto le foto di rito con il Milan che lo aveva ingaggiato in uno scambio con Zaccardo. Notizia battuta dalle agenzie, ma poi l’affare sfuma misteriosamente in extremis a causa di un problema emerso alle visite mediche. Ancora Roma, infine, protagonista nel 2018. L’accordo con il Bordeaux per il trasferimento dell’attaccante brasiliano Malcom è raggiunto ed entrambi i club ne danno notizia via social. Tifosi in processione festosa verso l’aeroporto, ma poi una proposta più ricca del Barcellona fa cambiare il finale e la destinazione del volo. Quell’anno De Rossi nella Roma ci giocava. E non doveva preoccuparsi di rispondere a domande “spinose”…