Ferrari, dopo Monza, la svolta: ecco perché ora Verstappen e la Red Bull tremano davvero
Il trionfo di Charles Leclerc nel GP d’Italia ha scolpito uno dei weekend più felici della storia recente della Rossa: il Mondiale si accende.
Un colpo da maestro a livello di strategia, coraggio e qualità individuali dei piloti. Un mix che poche altre volte si era visto nella storia della Ferrari. Questa è stata la domenica monzese perfetta del Cavallino.
Il trionfo della Rossa numero 16 di Charles Leclerc nell’edizione numero 75 del GP d’Italia è infatti destinato a restare a lungo nella memoria di chi ha la Ferrari nel cuore. Sia per i fortunati che hanno potuto assistere all’impresa dal vivo dal circuito dell’Autodromo nazionale di Monza, sia per coloro che hanno scelto di “sacrificare” davanti alla tv una delle ultime domeniche di caldo estivo.
Sono stati in 335.000, considerando tutto il weekend, gli spettatori che non si sono voluti perdere lo spettacolo di un GP dal fascino unico. Si tratta del secondo miglior risultato di sempre a livello di presenze, dopo quello del 2022. Come se il popolo del Cavallino avesse avuto un magnifico presentimento che quella in arrivo fosse una corsa da non perdere.
Considerando allora che due anni fa a vincere fu Max Verstappen, con Leclerc “solo” secondo dopo essere partito dalla pole position, si può dire che il GP d’Italia 2024 sia stato il più visto di sempre tra i 20 vinti dalla Ferrari. Già, perché la vittoria del Predestinato ha consentito alla Rossa di raggiungere la cifra tonda quanto a successi nel GP di casa. Nessun altra scuderia può contare su numeri simili.
Ferrari, il capolavoro di strategia che ha beffato la McLaren: Monza è rossa
Il sogno di farcela c’era da quando a Maranello, al termine di una parte centrale di stagione da dimenticare, avevano deciso di portare proprio a Monza un pacchetto di aggiornamenti dedicato, contenente novità di vario tipo, dal fondo al diffusore fino all’ala posteriore dedicata. Poi, però, come in una partita di calcio gli schemi sono utili, ma non sempre determinanti, a fare la differenza è stato l’estro dei protagonisti, in pista e non solo.
Le McLaren erano infatti le auto più veloci in pista, ma ancora una volta a Woking si sono trovati a fare i conti con i rimpianti. La (solita) pessima partenza di Lando Norris ha messo la domenica in salita, mentre Andrea Stella & c. poco possono recriminare sulla magata del Cavallino di puntare su una sola sosta. Dal box è partita l’idea, ma a tradurla in pratica è stato un Leclerc ormai magistrale nella gestione delle gomme e capace di trionfare con una hard tenuta per 38 giri e un Carlos Sainz ancora una volta lucidissimo nella lettura della corsa.
F1, Mondiale riaperto? La Red Bull “tifa” Ferrari, ma non troppo
Lo spagnolo avrebbe meritato il podio nella sua ultima Monza da ferrarista, ma resistere a un Oscar Piastri con pneumatici più freschi e una velocità di punta superiore è stato impossibile. Poco male al termine di un weekend che come poche altre volte ha visto la Ferrari “umiliare” la concorrenza. Compresa una Red Bull ormai piccola piccola, con Verstappen senza successi da sei gare e Perez giù dal podio da 11.
La vittoria della Ferrari ha comunque fatto contento Chris Horner in ottica Mondiale, avendo tolto punti preziosi a Norris e alla McLaren. Troppo lontano Leclerc nella classifica piloti per impensierire il team di Milton Keynes, che guarda però con una preoccupazione crescente tanto all’incertezza del Mondiale costruttori, con la Rossa non ancora fuori dai giochi, quanto alla prossima stagione, che si annuncia fin d’ora come la più combattuta di sempre.