Orrore in Superbike, terribile tragedia: muore a soli 21 anni
Ancora una vittima assurda sui circuiti: impatto terribile, per il giovane pilota figlio d’arte non c’è stato nulla da fare
Per il mondo dei motori è stato un inizio di settembre a dir poco emozionante. In particolare per i colori italiani, grazie all’inatteso trionfo della Ferrari al GP d’Italia, con Charles Leclerc capace di beffare le super McLaren e di regalare una grande gioia alle migliaia di tifosi accorsi a Monza.
Per la Rossa si è trattato del terzo successo stagionale, il secondo per il monegasco dopo quello ottenuto nel GP di casa, mentre a stampare il primo sorriso dell’anno sul volto del team principal Frederic Vasseur era stato Carlos Sainz in Australia.
A propria volta lo spagnolo, già sicuro di lasciare la Ferrari al termine della stagione per fare spazio a Lewis Hamilton, è stato fondamentale per la vittoria di Leclerc a Monza. Un bel gioco di squadra, quello che risulta assai più difficile da mettere in pratica tra le moto…
Già, perché il Mondiale MotoGP 2024 è ben più incerto rispetto a quello della Formula 1 e in casa Ducati è lotta aperta tra team factory e la Pramac, la più competitiva tra le moto clienti di Borgo Panigale. Pecco Bagnaia e Jorge Martin si daranno battaglia fino alla fine, con Marc Marquez, prossimo compagno di squadra del torinese e attualmente in sella a una Gresini, a fare da arbitro insieme al fratello Alex.
Motori tragici in Giappone, pilota travolto e ucciso in pista
Purtroppo, però, il mese conclusivo dell’estate è coinciso anche con una serie di spaventosi incidenti in pista. Alcuni senza conseguenze e il pensiero non può che andare alla collisione tra gli stessi Alex Marquez e Bagnaia ad Aragon, con il due volte campione del mondo che fortunatamente non ha riportato conseguenze.
Non la stessa cosa si può sostenere per quanto avvenuto la seconda domenica di settembre ad Autopolis. Durante l’All Japan Road Race Championship è infatti avvenuto un incidente mortale che ha coinvolto il giovane Ryota Haga. Il pilota giapponese, 21 anni, ha perso la vita alla partenza dell’All Japan Road Race Championship, valida per la classe Supersport ST600, in circostanze ancora da chiarire.
Riyota Haga, chi è il figlio d’arte scomparso in Giappone
La tragedia è avvenuta presso il circuito situato nei pressi di Kamitsu, villaggio della Prefettura di Ōita. Secondo le prime ricostruzioni Haga sarebbe rimasto fermo al momento del via, evidentemente a causa di un problema tecnico nella propria moto, venendo poi travolto dagli altri piloti.
A confermare la notizia del decesso di Ryota è stato il fratello maggiore Akito, anche lui pilota. Ventuno anni compiuti lo scorso 25 agosto, lo sfortunato Ryota apparteneva a una famiglia di piloti. Anche il padre ha infatti corso in moto e ad altissimi livelli. Si tratta di Noriyuki, che nel corso degli anni ’90 e 2000 è stato protagonista nel mondiale Superbike, sfiorando per tre volte il titolo Mondiale, con altrettanti secondi posti, e poi in MotoGP, con Yamaha e Aprilia, pur senza mai vincere nessuna gara. In onore del padre Ryota aveva scelto il numero 41, lo stesso di Noriyuki, e la medesima livrea del casco.