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Ribaltone Osimhen: operazione conclusa con l’epilogo più clamoroso immaginabile, i tifosi si spaccano

Victor Osimhen - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Victor Osimhen – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Il Napoli ha un nuovo “eroe”: il debutto con gol di Lukaku fa sognare i tifosi, mentre il vecchio idolo è al passo d’addio.

Il Napoli ha vinto. Viva il Napoli e il suo nuovo centravanti. Che però non è più quello di una volta. Fino a qui, nulla di troppo strano. L’estate degli azzurri si è chiusa in modalità-thrilling. Le sofferenze inattese contro il Parma e poi l’uno-due durante i minuti di recupero.

Ce ne sarebbe abbastanza per parlare di potenziale svolta della stagione, se le condizioni molto particolari della partita e il suo svolgimento non spingessero alla prudenza. Se però si guardasse alla situazione venutasi a creare ignorando il “contorno”, sembrerebbe essere tutto normale. A partire dal nome del marcatore che ha raddrizzato la serata, quel Romelu Lukaku già diventato idolo del Maradona.

Il pupillo di Antonio Conte ha impiegato pochi minuti per conquistarsi i favori dei propri nuovi sostenitori. Un gol dei suoi da subentrante e tanta partecipazione emotiva ai folli minuti conclusivi del match. Infine, l’abbraccio con Kvaratskhelia, l’altra metà della nuova coppia dei gemelli del gol azzurri. Perché del partner precedente di Khvicha non sembra ormai esserci più traccia nel cuore del popolo napoletano.

Il riferimento è ovviamente a Victor Osimhen, il cui fantasma sembrava dover aleggiare a Castelvolturno da separato in casa, prima dell’inattesa svolta di mercato. Dell’eroe che fu, il trascinatore verso lo scudetto 2023 a suon di gol, restano solo i ricordi e quella maglia numero 9 alla quale sta per dire addio. Troppo tardi, comunque, per non costringere Lukaku a ripiegare sull’11.

Osimhen, la decisione è presa: ecco come sarà il suo futuro

Tant’è, ma dopo che è clamorosamente sfumato il trasferimento all’Al-Ahly Osimhen è riuscito a cambiare maglia proprio sul gong del mercato estivo. La sua nuova destinazione si chiama Galatasaray. Il club di Istanbul, alla caccia del sostituto dell’infortunato Mauro Icardi, ha strappato il sì del nigeriano, seppur al termine di una trattativa molto particolare. Prestito secco fino al giugno 2025 con ingaggio pagato interamente dai giallorossi e una doppia clausola molto particolare.

Osimhen ha infatti ottenuto dal Galatasaray una sorta di uscita facilitata, ovvero la possibilità di andarsene già a gennaio per approdare in un top club, a patto che questo versi al Napoli il nuovo importo della clausola rescissoria rivista e corretta, scesa da 130 a 80 milioni. Il top club in questione sarebbe contenuto in una lista “segreta” contenente i nomi di 10 squadre, più o meno immaginabili. Solo qualora Osi non lasciasse la Turchia a metà stagione scatterebbe il rinnovo con il Napoli per un’altra stagione, fino al 2027, con il medesimo ingaggio da 10 milioni.

Antonio Conte - Foto Lapresse - Ilgiornaledellosport.net
Antonio Conte – Foto Lapresse – Ilgiornaledellosport.net

Napoli-Osimhen, un arrivederci che sa di addio

Uno scenario quindi complesso, che in ogni caso difficilmente vedrà il nigeriano indossare ancora la maglia del Napoli e che alla fine vede uscire “vincitore” più l’attaccante e il suo entourage rispetto a De Laurentiis. Se infatti Osimhen approda in un campionato di secondo piano, e in una squadra che ha fallito l’accesso alla nuova super Champions League, è altrettanto vero che l’ingaggio non cambia e non cambierà e che le clausole di uscita garantiscono all’ormai ex bomber azzurro un atterraggio “morbido”. Pochi invece i motivi per sorridere per De Laurentiis  che si avvia ad incassare tra qualche mese una cifra inferiore a quanto sognato, e in linea con offerte già rifiutate, pur togliendo all’ambiente e ad Antonio Conte una pericolosa “spina”.

Del resto lo stesso tecnico salentino era stato chiaro già dopo il Parma, a mercato chiuso: “La rosa è questa, abbiamo fatto delle scelte”. Niente coppia dei sogni, quindi, neppure se il grande separato in casa fosse rimasto a Castelvolturno. Coppia peraltro difficilmente assemblabile dal punto di vista tattico. Del resto l’allenatore era quello che aveva meno da perdere. Il feeling con Osi non è mai scattato in ritiro e il tecnico salentino aveva “votato” da subito per Lukaku. Ora la coppia impossibile è stata separata anche nei fatti. E gli alibi per il nuovo Napoli sono finiti.