Napoli, non bastava Osimhen? Bomba Kvara, è ora di agire prima che sia troppo tardi | Tifosi impauriti
Accantonata la telenovela del nigeriano dopo il passaggio al Galatasaray l’ambiente trema per il futuro del georgiano: serve la svolta.
Un bel pezzo di storia recente del Napoli, nonché un notevole bastimento di gol, si è trasferito sul Bosforo. Chissà se ogni domenica i tifosi azzurri, al termine delle partite della squadra di Conte, chiederanno come primo risultato quello del Galatasaray, ormai vero e proprio distaccamento di ex stelle della Serie A.
Dopo Fernando Muslera, Lucas Torreira e Mauro Icardi, infatti, la colonia di “italiani” in maglia giallorossa è aumentata grazie alla presenza di Dries Mertens e ora di Victor Osimhen. Per il belga quella appena iniziata sarà già la terza stagione in Turchia, avendo detto addio al suo Napoli proprio alla vigilia della cavalcata scudetto.
Il caso di Osimhen è invece come noto molto diverso. Il trasferimento sul gong del mercato ha evitato a Victor e al Napoli di vivere un autunno pieno di imbarazzi, tra uno stipendio da corrispondere a un fuori rosa e allenamenti e weekend da vivere da spettatore. Scenari che sarebbero stati kafkiani e quindi scongiurati in extremis.
Resta il fatto che Ciro & Victor rappresentano oggi due poli opposti per i tifosi del Napoli. Uno, il miglior marcatore della storia azzurra, venduto contro la propria volontà. L’altro, l’eroe dello scudetto, protagonista di una rottura con società e ambiente che ha dato un calcio a quel che rimaneva di poesia e sentimenti. Come da ogni avventura poco felice, tuttavia, anche da questo caso si possono trarre utili insegnamenti. E De Laurentiis sembra averlo fatto.
Napoli senza pace: dopo Osimhen torna d’attualità il caso Kvaratskhelia
Il reale epilogo della vicenda Osimhen non è infatti ancora noto. Il prestito secco al Galatasaray finirà. Magari già a gennaio, spera ADL, perché se così non sarà Victor è riuscito a spuntare un accordo che prevede la riduzione della clausola rescissoria da 130 a 80 milioni. Si tratterebbe comunque di un buon bottino per il presidente azzurro, ma viene normale chiedersi come sarebbe andata se la vicenda-rinnovo fosse stata gestita meglio e per tempo.
Quel prolungamento-ponte firmato nel dicembre scorso, con clausola e ingaggio figli di un altro calcio, si sono infatti trasformati in una prigione per Osimhen e in un boomerang per De Laurentiis. L’obiettivo da perseguire è quindi quello di evitare di ricadere in errori simili per l’altro top player della rosa del Napoli, Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano ha iniziato la terza stagione in maglia azzurra, ma il nodo-contratto si fa sempre più scottante.
Rinnovo Kvaratskhelia, ci siamo: la proposta di De Laurentiis
Il numero 77 non ha infatti mai rinnovato l’accordo siglato nell’estate 2022, limitandosi a registrare un paio di doverosi scatti a livello d’ingaggio, giustificati dall’eccezionale rendimento avuto nell’anno dello scudetto. Oggi Kvara guadagna 1,8 milioni netti e la scadenza è fissata nel 2027. Va da sé che lo stipendio non è in linea con quello dei top players internazionali e che entro la prossima estate, a due anni dalla scadenza, il rinnovo dovrà essere siglato.
Le bizze dialettiche dell’agente di Khvicha, Mamuka Jugeli, che durante Euro 2024 avevano spaventato non poco l’ambiente, sembrano archiviate. Merito del buon feeling creatosi tra il georgiano e Conte, oltre che del mercato aggressivo svolto da De Laurentiis. Insomma, il matrimonio potrebbe essere ancora lungo a dispetto delle sirene dei top club europei, ma affinché sia così le… nozze andranno ribadite con un sì più fragoroso. Per strapparlo ADL ha pronto un prolungamento fino al 2029 con ingaggio da 7 milioni a stagione. Quasi il quadruplo dello stipendio attuale per quella che sarebbe una mossa strategica, che porrebbe Kvara sulle stesse cifre di Lukaku. Ovvero il nuovo gemello del gol del georgiano. Osimhen è il passato e dagli errori si impara…