La sua scelta cambia tutto: due top club dipendono da lui, strategie e obiettivi rivoltati in un attimo
Il mercato del Napoli ha soddisfatto le aspettative di Conte, seppur solo in extremis: spunta il retroscena su una cessione mancata.
Ci sono vittorie e vittorie. Gli appassionati di calcio e gli addetti ai lavori ne sanno qualcosa, in particolare chi, come Antonio Conte, ha alle spalle centinaia di panchine ad alto livello. La rocambolesca rimonta con la quale il Napoli ha piegato la resistenza di un ottimo Parma nella terza giornata è in tal senso di difficile “collocazione”.
In tanti, considerando l’andamento del match, si sarebbero aspettati di vedere al termine della partita un Conte scatenato nei festeggiamenti, magari in versione capopopolo di uno stadio che ha assistito con emozione a un ribaltone ormai inaspettato.
Invece la reazione del tecnico salentino è stata composta, in campo come nelle interviste post-gara. Certo, l’inferiorità numerica degli emiliani e la presenza di un difensore in porta hanno facilitato il compito di un Napoli che fino al 90’ non aveva prodotto tante occasioni da rete, ma la piccola grande impresa resta.
A compierla è stata una squadra ancora in costruzione sul piano del gioco, ma alla quale non manca carattere. La formazione titolare con la quale Conte affronterà il campionato è ancora da definire, essendo gli ultimi rinforzi arrivati nelle battute conclusive del mercato, ma è ovvio che alcuni punti fermi ci siano. Almeno uno per reparto.
Jack Raspadori, il jolly che piace a tutti: Conte se lo tiene stretto
Buongiorno in difesa, Lobotka in regia e la coppia Lukaku-Kvaratskhelia in attacco diventeranno imprescindibili, ma su questa strada sembra ben avviato anche David Neres, decisivo da subentrante in un paio di episodi chiave della partita. Guai però a pensare che la maglia da titolare sia garantita. Con Conte anche i big dovranno meritarsela in allenamento, anche perché alle loro spalle ci sono altrettanti giocatori di valore pronti a combattere.
Uno di questi è uno degli attaccanti italiani più apprezzati da tutti gli allenatori che lo hanno avuto alle proprie dipendenze. Da De Zerbi a Spalletti, fino allo stesso Conte, passando per Garcia, Mazzarri e Calzona, i tre tecnici della disgraziata annata 2023-’24 del Napoli. Stiamo parlando di Giacomo Raspadori, che pure nelle ultime ore di mercato avrebbe potuto lasciare il Maradona.
Retroscena Raspadori: il Napoli ha detto no all’Atalanta
Dopo due stagioni da “co titolare”, infatti, quest’anno lo spazio per Jack sembra poter essere minore, considerando il diverso assetto tattico, l’assenza delle Coppe e l’arrivo di Lukaku. L’Atalanta ha provato in extremis a strapparlo agli azzurri, ricevendo però un cortese, quanto fermo, rifiuto, come riportato da Carlo Alvino su X. Raspadori non si tocca e sarà un jolly offensivo prezioso per Conte.
Facile immaginare che dietro questo veto ci sia proprio la volontà del tecnico del Napoli, che ha fatto sapere al ds Manna e al presidente De Laurentiis di ritenere indispensabile la duttilità dell’ex Sassuolo in una stagione nella quale ci sarà bisogno di tutti nonostante le “poche” partite a disposizione. Jack ha incassato con soddisfazione, pronto a lottare partita per partita per meritarsi spazio e per difendere anche il proprio ruolo nella nazionale italiana, il cui attacco ridotto all’osso non può prescindere dalla sua imprevedibilità.