Danso e gli altri: quando salta clamorosamente tutto ai test medici | Storie assurde, sfoghi social e misteri
Il difensore del Lens e il club francese non hanno accolto bene la marcia indietro della Roma: il giallo dell’estate e i suoi precedenti.
Kevin Danso non ricorderà l’estate 2024 come la migliore della propria vita. Da giugno ad agosto, infatti, gli imprevisti con i quali ha dovuto fare i conti il difensore austriaco sono stati molteplici, sportivi e non, e sufficienti per cercare di dimenticare in fretta mesi difficili per la propria carriera.
Affacciatosi con grandi speranze a Euro 2024 insieme a tutta la propria nazionale, il centrale del Lens ha visto evaporare il sogno di fare strada in Germania già agli ottavi di finale, persi rocambolescamente contro la Turchia. Il tutto dopo aver concluso il girone eliminatorio al primo posto, davanti nientemeno che alla Francia e all’Olanda, quest’ultima futura semifinalista.
Neppure il tempo per cercare di dimenticare la delusione in vacanza, ed ecco che ci si è messo il mercato. A 25 anni e dopo tre ottime stagioni con il Lens, per Danso sembrava essere arrivato il momento del salto di qualità. Dalla propria parte del resto Kevin ha fisicità, forza fisica e velocità, oltre che esperienze anche in Germania e in Inghilterra.
La Roma sembrava essere il classico treno da cogliere al volo. I giallorossi avevano individuato nell’austriaco il rinforzo ideale per la propria difesa, ma ad affare già definito tra i club è sopraggiunta una presunta complicazione durante le visite mediche che ha mandato tutto a monte. Niente avventura in Italia e permanenza a Lens, squadra con la quale Danso disputerà la Conference League.
Danso-Roma, la firma mancata diventa un giallo: le versioni dei club
Secondo quanto riportato da ‘Romanews’ al giocatore sarebbero state trovate isolate extrasistole ventricolari nel tracciato a riposo. Il protocollo medico italiano ha affidato la pratica al Coni, che ha prontamente avvisato la Roma circa la necessità di far effettuare al giocatore un esame di quattro ore sotto sforzo. Un fuoriprogramma che non è piaciuto al Lens, che ha immediatamente richiamato il giocatore alla base facendo di fatto saltare l’affare.
La Roma ha poi ripiegato sullo svincolato Mario Hermoso, ma Danso ha espresso tutta la propria delusione su Instagram: “Sono veramente dispiaciuto, contrariato e sorpreso per il fallito trasferimento alla Roma. Recentemente sono stato visitato per la pre-stagione con il Lens e non sono emerse irregolarità. Le interpretazioni delle visite mediche a Roma sono completamente incomprensibili per me e il mio team”. Un risentimento che è quindi quello della stessa squadra francese e ancora più comprensibile per un giocatore nel pieno della carriera.
Da Madjer a Schick: quando l’affare di mercato salta in extremis
Non si tratta tuttavia certo della prima trattativa di mercato saltata a firme quasi avvenute a causa di problemi emersi durante le visite mediche. La storia del calcio è anzi piena di episodi del genere, con tutto l’inevitabile carico di misteri, acuito negli ultimi anni dalla presenza dei social, e dal fatto che in molti casi le carriere dei giocatori in questione sono poi proseguite senza problemi.
Come dimenticare a tal proposito lo stop imposto dall’Inter nel 1988 a Rabah Madjer. Il “tacco di Allah”, protagonista pochi mesi prima della finale di Coppa Campioni vinta dal Porto sul Bayern proprio grazie a un colpo di tacco dell’algerino, non superò le visite mediche con i nerazzurri a causa di un problema alla caviglia. L’Inter scelse poi Ramon Diaz alla vigilia della stagione dello scudetto dei record. Tra gli altri casi si ricordano quello che solo poche settimane fa ha visto saltare per un non meglio precisato problema emerso durante le visite il trasferimento dell’esterno spagnolo Marc Pubill all’Atalanta o ancora i problemi cardiaci che stopparono Patrick Schick, che nel 2017 sarebbe dovuto passare dalla Sampdoria alla Juventus per milioni. Nel calciomercato, del resto, nulla è mai come sembra fino alle firme…