Napoli offerta choc: sforato il budget per averlo, ora tutto dipende da un sì | I tifosi temono un Dybala-bis
Il mercato estivo non si è ancora concluso: definite le operazioni in entrata, De Laurentiis punta a chiudere la cessione tanto attesa.
Da Lukaku a McTominay, quasi al termine di un’estate di attesa i tifosi del Napoli si sono finalmente potuti scatenare a suon di accoglienze festose. Ci sono voluti i primi passi falsi stagionali, tra il balbettante superamento del turno in Coppa Italia e il tracollo di Verona, per convincere il presidente De Laurentiis ad agire.
Antonio Conte aveva ritrovato il sorriso già dopo il netto successo sul Bologna, giunto peraltro dopo che la trattativa con il Chelsea per l’arrivo del centravanti belga si era sbloccata e dopo che anche la negoziazione con il Manchester United per il centrocampista scozzese aveva virato verso l’ottimismo.
Da qui a parlare di una rosa da scudetto il passo è forse ancora troppo lungo, ma è chiaro che senza impegni infrasettimanali e con una rosa così ricca di alternative Conte dovrà quantomeno tenere stabilmente il Napoli in zona Champions League, senza perdere troppo contatto con Inter e Juventus, ovvero le possibili duellanti per lo scudetto.
Insomma, pur avendo rischiato di sforare il… tempo massimo, ovvero di consegnare all’allenatore i rinforzi tanto invocati nelle ultime ore della sessione estiva, il presidente De Laurentiis ha accontentato Conte e di conseguenza i tifosi, che dopo aver accolto festosamente il tecnico salentino si aspettavano un’estate più tranquilla.
Napoli-Osimhen, il mercato va ai… supplementari
Estate che tuttavia non è ancora terminata. Se infatti in Italia il mercato si è concluso venerdì 30 agosto, come nella maggior parte dei paesi europei, altrove le scadenze per concludere affari in entrata sono differenti. E di conseguenza anche per le squadre italiane è possibile concludere operazioni in uscita.
Proprio di questo avrebbe bisogno il Napoli e soprattutto proprio De Laurentiis, che dopo una simile esposizione negli acquisti ha la necessità di concludere la cessione di Victor Osimhen. I proventi dell’addio del centravanti nigeriano avrebbero dovuto finanziare l’intera campagna acquisti, invece le cose sono andate molto diversamente.
Osimhen-Arabia Saudita, ritorno di fiamma: affare possibile
Così oggi salutare VO9 è un’esigenza economica, ma anche tecnica, dal momento che Lukaku è il suo erede e che tenere in rosa due centravanti di questo livello sarebbe un suicidio non solo sul piano del bilancio. Ad averlo capito è anche lo stesso entourage di Osimhen, che non a caso ha aperto al trasferimento in Arabia Saudita, dove il mercato chiude il 6 ottobre, proprio in coincidenza con lo sbarco a Napoli di Lukaku.
Come dire, il mercato è una partita a scacchi e chi fa la prima mossa acquisisce un vantaggio. Il Napoli lo ha fatto, nella speranza che forzare i tempi per il belga convincesse Osimhen a valutare la chiamata dell’Al-Ahli, ad oggi l’unico club ad essersi presentato con una proposta concreta. I 100 milioni offerti al Napoli rappresentano una cifra vicina alla clausola rescissoria e che De Laurentiis non sperava più di racimolare, mentre per il centravanti sarebbe anche superiore ai 10 milioni netti percepiti a Napoli. La classica proposta irrinunciabile, anche se non per tutti. Dybala, seppur su cifre differenti, ha infatti detto no e preferito restare a Roma. Il caso di Osimhen è molto differente, il ciclo napoletano si è concluso e questo sembrano averlo capito tutti. I dialoghi vanno quindi avanti ed anche se c’è tempo fino a ottobre il Napoli spera in buone nuove in tempi brevi. Da trascinatore a peso morto, la beffarda e amara metamorfosi di Osimhen si è completata.