Castellanos ha il ‘celeste’ nel cuore: ma in questo caso non è quello della Lazio. Clamorosa svolta nella sua carriera
‘El Taty’ ha iniziato al meglio la seconda stagione con la Lazio con il piede giusto: tifosi in delirio, ma spunta un fuoriprogramma inaspettato.
Ci sono eredità che in ambito sportivo possono trasformarsi in macigni. Riuscire a sostenerli non è da tutti, perché spesso la difficoltà non è legata solo a questioni di natura strettamente tecnica. Importanza del predecessore e situazione ambientale sono altri fattori determinanti.
La storia del calcio è piena di giocatori in possesso di qualità eccellenti che hanno però avuto la sfortuna di arrivare nel posto giusto al momento sbagliato. Scelti da squadre importanti per aprire un nuovo ciclo, il peso delle aspettative ha finito per schiacciarli, condizionando anche il prosieguo della carriera.
Ai giorni nostri un’altra variabile da non sottovalutare è la risonanza mediatica che viene data al calciomercato, con il conseguente carico di attesa e i fiumi di parole che accompagnano anche acquisti “ordinari”. Figurarsi quelli realizzati da squadre di prima fascia, in particolare se la cifra scucita per il cartellino del giocatore in questione è in doppia cifra.
Ci sono poi i casi “intermedi”. Quelli di giocatori approdati alla nuova destinazione con molte aspettative e in grado di mantenerle solo in parte nella prima stagione, per le ragioni più svariate. Tattiche, caratteriali o magari perché la concorrenza del titolare si è rivelata ancora troppo forte. È questo il caso di Valentin Castellanos, forte candidato a diventare uno dei nuovi idoli dei tifosi della Lazio in un’estate nella quale il popolo biancoceleste ha visto partire parecchie colonne del recente passato, da Felipe Anderson a Luis Alberto.
Lazio, scocca l’ora di Castellanos: senza Immobile Baroni aspetta i suoi gol
Il centravanti argentino classe ’98 è stato uno dei colpi di mercato dei biancocelesti dell’estate 2023. Il presidente Lotito e il ds Fabiani hanno creduto nelle sue qualità pagando 15 milioni al Girona dopo i 13 gol realizzati dal Taty nella sua prima stagione in Europa, seguita al positivo quadriennio al New York City.
Un investimento in prospettiva, pur non trattandosi di un giocatore giovanissimo, effettuato nell’ottica della futura successione di Ciro Immobile. La coesistenza tra i due, non facile a livello tattico, è durata una sola stagione e ora che il capitano storico è approdato al Besiktas il suo erede è pronto a prendersi l’attacco della squadra che tanta fiducia ha riposto nelle sue prestazioni.
Dalla panchina alla nazionale: Castellanos e il sogno Argentina
Così, dopo un’annata da ben 46 presenze complessive, ma soli 5 gol, il gol segnato al Venezia nella prima giornata e il rigore conquistato rappresentano per il centravanti il primo tassello nella caccia ad una maglia da titolare fisso. Il duello da vincere è quello con Tijjani Noslin, ma a dare fiducia a Castellanos è stata una sorpresa bella, quanto inaspettata.
Il ct dell’Argentina Lionel Scaloni ha infatti inserito anche il suo nome tra i convocati per le partite contro Cile e Colombia, valide per le qualificazioni al Mondiale 2026. Si tratta della prima chiamata assoluta tra i grandi per un giocatore che aveva finora collezionato solo sei presenze nell’Under 20 e mai preso in considerazione nella Seleccion dei grandi neppure durante la buona stagione al Girona. Insomma, da un biancoceleste all’altro, Valentin si è preso tutto. L’intenzione è quella di non mollare la presa, ma soprattutto di mostrare ai tifosi le potenzialità del “vero” Taty.